“Marino vattene”, le immagini e le voci della marcia delle periferie
Nella Capitale va in scena la rabbia delle periferie. Sulle note dell’Inno di Mameli è partita da piazza dell’Esquilino la Marcia delle periferie, il corteo organizzato dai comitati di quartiere contro l’amministrazione Marino. In testa uno striscione con la scritta “Ora basta, Marino vattene”. A sorreggerlo sono stati alcuni rappresentanti dei quartieri simbolo della periferia romana, da Tor Bella Monaca a Tor Sapienza, la zona al centro delle cronache di questi giorni per le violente proteste anti-immigrati.
Solo il Tricolore
Al centro del corteo è stato srotolato un lungo Tricolore, al quale fanno da cornice decine e decine di bandiere sventolate in aria. “Marino clandestino”, si legge in alcuni cartelli sorretti dai manifestanti che espongono anche alcuni cartonati con la figura del primo cittadino con il naso da Pinocchio. A partecipare alla manifestazione ci sono rappresentanti e cittadini di tutte le periferie romane, da Settecamini a Torre Angela, ma non mancano anche delegazioni del centro come quella del quartiere Prati. Lunghi applausi sono stati rivolti dai partecipanti alla Marcia delle periferie verso la delegazione di Tor Sapienza. «Siete stati straordinari – hanno detto dal camioncino che apre il corteo – avete difeso la nostra città. Noi siamo con voi».
I consiglieri dell’opposizione a fianco dei cittadini
In piazza, oltre all’ex sindaco Gianni Alemanno, ci sono anche i consiglieri di opposizione capitolina Fabrizio Ghera, Giordano Tredicine, Giovanni Quarzo, Marco Pomarici e Davide Bordoni, quelli regionali come Fabrizio Santori e Luca Gramazio e il leader di Riva Destra Fabio Sabbatani Schiuma. «Questa è una manifestazione importante – ha puntualizzato Alemanno – per portare le periferie nel cuore di Roma, affinché le proteste non restino isolate soltanto nel quartiere. La protesta contro Marino è lo sfogo del disagio che ora rischia di esplodere. L’esempio di Tor Sapienza potrebbe contagiare anche le altre periferie». «Vogliamo lanciare un messaggio forte – ha sottolineato dal canto suo, Franco Pirina, il presidente del Coordinamento azione operativa Ponte di Nona – chiediamo di essere ricevuti dal prefetto o dal ministro degli Interni, perché tanto parlare con il sindaco o con i presidente dei municipi è perfettamente inutile, non risolve nulla».