I centri sociali aggrediscono i giovani di Salvini a Cagliari
Cinghiate, un banchetto rovesciato e scontri: i centri sociali in azione contro un gazebo pro-Salvini. Due giovani appartenenti al Movimento sociale sardo vicino a “Noi con Salvini” sono stati aggrediti a Cagliari da una quindicina di estremisti. Uno degli aggressori è stato portato in questura e la sua posizione è al vaglio della Digos. Tre le persone medicate in ospedale, i due del Movimento sociale sardo e un poliziotto.
Aggrediti i militanti di Salvini
L’episodio è avvenuto intorno alle 11.30 in via Dante, dove i militanti pro-Salvini avevano allestito un banchetto per una raccosta firme a sostegno della campagna sul decoro pubblico, distribuendo anche volantini. Improvvisamente da via Tiziano sono arrivati circa quindici antagonisti che si sono scagliati contro i due giovani, colpendoli con le cinghie e rovesciando il banchetto. Gli agenti della Digos, che si trovavano già sul posto, sono subito intervenuti. Gli aggressori sono fuggiti, ma uno è stato bloccato. I due militanti e il poliziotto, lievemente confusi, sono stati accompagnati in ospedale per essere visitati.
Caruso (Ln): «Impossibile essere ostaggio delle zecche»
Duro Daniele Caruso, coordinatore del comitato regionale che appoggia le proposte dell’attuale numero uno della Lega Nord e segretario regionale del Movimento sociale sardo: «Chiamiamole pure zecche, perché tali sono i nostri aggressori, sono giorni che cercano di aggredirci. Hanno rovesciato tutto per terra e qualcuno aveva una cinghia in mano. Ci siamo giustamente difesi. È impossibile essere ostaggi di questi quattro gatti che non accettano il dialogo e le opinioni differenti. Se dobbiamo difenderci da soli, siamo pronti a farlo».