A Roma Nord in arrivo centinaia di immigrati: esplode la protesta

6 Mag 2015 18:07 - di Carlo Marini

Un intero quartiere romano è in rivolta per l’arrivo di centinaia di immigrati. Accade alla periferia di Roma Nord, a pochi passi dall’Olgiata e poco distante da dove sta sorgendo un nuovo e moderno complesso abitativo di appartamenti e ville. A gestirlo sarà la cooperativa Isola Verde, la stessa che attualmente gestisce il campo nomadi River di via Tenuta Piccirilli sulla Tiberina, circa tre chilometri dopo Prima Porta. Il centro accoglienza per cento rifugiati dovrebbe sorgere a Casale San Nicola, nei locali della ex scuola Socrate. «Clima rovente, minacciate azioni eclatanti. Deciso anche un presidio permanente, rende noto il giornale locale Vignaclara Blog, che registra la protesta dei residenti: «Qui i profughi non ce li vogliamo, a casa nostra decidiamo noi. Non li accoglieremo». Frasi accompagnate da parole forti e accuse verso il Municipio e suoi rappresentanti, tutti di centrosinistra che, d’accordo con la giunta Marino hanno deciso di accogliere i cento profughi che dovrebbero rimanere un anno. Ma il fatto che migranti possano invece rimanere a tempo indeterminato è molto più che un’eventualità.

«Chiedevamo acqua e luce, ci mandano gli immigrati»

«Qui da noi – racconta uno dei residenti al blog del quartiere – manca l’illuminazione nelle strade, le fogne necessitano di manutenzione, inoltre non siamo serviti dai mezzi pubblici… insomma, questa zona presenta tantissimi aspetti che dovrebbero scoraggiare l’integrazione. Noi ci siamo rimboccati le maniche, provvedendo di tasca nostra quando possibile. Ci domandiamo però come sia possibile che questa zona, allora, risulti destinazione d’uso per un centro d’accoglienza». Sulla questione il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Lavinia Mennuni, ha già annunciato un’interrogazione in Campidoglio. La zona, spiega l’esponente di FdI, appare «totalmente inadeguata. Inoltre il municipio ha già strutture di questo genere con evidenti problematiche, e non se ne possono immaginare altre». La giunta Marino darà retta a lei e ai cittadini del quartiere?

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