Droga: tre giovani gravi per l’Amnèsia, ultima frontiera della marijuana
Prende il nome di Amnèsia l’ultimo allarme sul fronte delle droghe. Si tratta di una mistura di marijuana e metadone, che a Napoli ha provocato gravi danni cerebrali a tre ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 anni.
Le indagini dei carabinieri
Sulla vicenda indagano i carabinieri partenopei che, anche grazie alla testimonianza delle tre giovani vittime, stanno cercando di individuare il luogo dove sarebbe avvenuto lo spaccio una ventina di giorni fa. I tre giovani coinvolti nel fatto, secondo quanto riferito dagli amici al quotidiano Il Mattino, sono una ragazzina di 16 anni, studentessa del liceo Umberto, un amico di 18 anni e un altro di 19. Il consumo sarebbe avvenuto in momenti diversi in un locale del lungomare. Subito dopo l’assunzione, i tre non hanno recuperato lucidità e, in particolare la ragazza, ha avuto problemi motori. Numerosi sono stati negli ultimi i tempi i sequestri da parte delle forze dell’ordine di questo nuovo tipo di droga, ritrovata in diversi e fantasiosi nascondigli utilizzati.
Altro che “droga leggera”
Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Municipalità Chiaia, zona dove sarebbe avvenuto lo spaccio, Fabio Chiosi di Forza Italia. «Le ultime, drammatiche notizie di giovanissimi devastati dalla nuova droga Amnèsia devono far riflettere coloro i quali ancora oggi invocano la legalizzazione e liberalizzazione delle droghe», ha detto il minisindaco, sottolineando che «a parte che viene smentito il concetto di droga leggera, visto che l’Amnèsia si presenta come marjuana, ma si dimostra che la droga è veleno e distrugge i nostri giovani». «Occorre un forte inasprimento delle pene per lo spaccio e il consumo. E poiché dalle dichiarazioni dei giovani coinvolti emerge che la droga sarebbe stata acquistata in un bar di Chiaia, chiederò al questore – ha concluso Chiosi – di disporre servizi speciali di controllo antidroga sul territorio, ma anche nelle scuole».