Se Roma piange, Torino non ride. Ecco tutti i flop della Appendino

27 Set 2016 16:57 - di Guido Liberati

«Da tre mesi e mezzo l’ex capitale d’Italia, Torino, guidata da Chiara Appendino e la Capitale attuale sono ferme, immobili e senza un’amministrazione». Lo afferma in una nota Osvaldo Napoli, viceresponsabile Enti locali di Forza Italia e capogruppo al Comune di Torino. «Dal 19 giugno il Comune di Roma è senza un assessore al Bilancio – sottolinea l’esponente azzurro -. Dal 19 giugno l’unico evento di rilievo a Torino è il trasferimento del Salone del Libro a Milano. I Cinquestelle governano per sottrazione: niente Olimpiadi a Roma, via il Salone del Libro da Torino. La via grillina alla “decrescita felice” è lastricata di tanti no pronunciati con un’alzata di spalle. Si comportano al governo come se fossero all’opposizione di se stessi. Il fatto che oltre 4 milioni di italiani non hanno un’amministrazione cittadina viene taciuto sui mezzi di informazione come se si trattasse di una banalità».

Con la Appendino la banalità al potere

«A Torino e a Roma si conferma un punto oscuro della filosofia grillina – prosegue Napoli -: amministrare significa per loro stare fermi, il solo modo per conservare l’illibatezza giudiziaria e politica. Questo è il grande inganno che si consuma sulla pelle degli italiani ai quali si vende l’illusione che senza Olimpiadi non ci sarà corruzione né potranno arricchirsi i soliti noti. Assumendo questo come l’unico criterio per governare una città, romani e torinesi devono prepararsi a vedere le loro città sempre più spente e prive di crescita. Contro questa deriva, assecondata se non favorita da un premier parolaio, Forza Italia starà in campo con le sue proposte e le sue idee per tenere l’Italia agganciata all’Europa e allo sviluppo».

Le priorità di Appendino: alghe, dieta vegana e gay

I flop della Appendino? La seire è lunga. Ha annunciato la dieta vegana nelle scuole salvo, in 48 ore, ritirare l’idea. Idem per la due diligente sul bilancio: affidata a un advisor esterno, in violazione della legge, è stata subito ritirata. Ryanair ha annuncia che aprirà nuove rotte in Italia, con esclusione di Torino. Appendino continua a dire No Tav per accontentare gli estremisti. Ha annunciato 5 miliardi per combattere la povertà e sostenere le imprese, ora non sa dove trovarli e ne metterà uno ogni cinque anni. Durante l’estate il sindaco di Torino aveva lanciato una bizzarra campagna per estirpare a mano le alghe che infestano il fiume Po all’altezza dei Murazzi. Tutti i militanti grillini, Appendino in testa, si sono messi una domenica di agosto a sradicare a mano le alghe. Una soluzione sbandierata su tv e sui media grillini ma che non ha funzionato perché quest’alga, anche se non rischiosa per l’uomo, si è propagata e mette a rischio l’ecosistema fluviale. Disastro totale anche lì. Ad agosto ha invece pensato bene di celebrare con squilli di tronba le prime nozze gay del Comune torinese: una priorità per lei, come per la collega romana, Virginia Raggi.  Accomunate dalla propaganda e dal fallimento.

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