Alunni intossicati in mensa: sospesa l’attività del centro di cottura in Puglia

7 Nov 2016 10:50 - di Liliana Giobbi

Altro capitolo della vicenda mensa di Galatone. Su disposizione dell’Asl di Lecce i carabinieri del Nas hanno notificato alla ditta “La Fenice” un provvedimento di sospensione cautelare del centro di cottura sito nel comune salentino dove vengono preparati i pasti destinati al servizio mensa di numerosi istituiti scolastici del Salento, tra cui le scuole primarie e materne di Nardò dove lo scorso 18 ottobre si sono registrati circa 200 casi di intossicazione alimentare.

Le indagini sul centro di cottura

Centro di cottura sotto la lente di ingrandimento. L’esito delle indagini disposte dall’Asl di Lecce sul cibo della mensa ed eseguite in autocontrollo dall’azienda sul proprio personale hanno evidenziato la presenza di 23 campioni risultati positivi alla salmonella e stafilococco aureo, germi trasmissibili per via oro-fecale. Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl aveva chiesto l’acquisizione dei referti nominativi che però – secondo quanto sostenuto dall’Asl – sarebbero stati comunicati solo verbalmente dall’azienda. Da qui, la richiesta di acquisizione inoltrata all’autorità giudiziaria. La sospensione del centro di cottura è stata disposta fino a quando l’azienda non ottempererà a sanare le criticità emerse. I fatti: almeno duecento bambini di dieci istituti dell’infanzia e delle elementari dei tre poli scolastici di Nardò erano rimasti intossicati dopo aver mangiato il cibo somministrato dal servizio mensa delle rispettive scuole. Secondo i primi accertamenti il cibo che avrebbe causato i malori sarebbe la carne. I ragazzi avevano avvertito dolori addominali, vomito e diarrea già nel primo pomeriggio. Molti alunni erano stati costretti a far rientro a casa durante l’orario di lezione.

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