Roma, i grillini “tagliano” la messa di Natale. Fratelli d’Italia: è ridicolo
Niente messa di Natale, offende il dialogo interreligioso. E scatta la polemica dopo la denuncia di Fratelli d’Italia. «La risoluzione presentata dal M5S in municipio XIII, con la quale si chiede di abolire la tradizionale messa di Natale, che da sempre viene celebrata all’interno della struttura municipale, è semplicemente ridicola», denunciano in una nota Maurizio Politi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Andrea Saponaro e Camilla Trombetti, dirigenti del partito di Giorgia Meloni. «La deriva grillina è figlia della peggiore cultura nichilista del nostro tempo, dove in nome di una non definita tolleranza, si decide scientemente di rinunciare alle proprie tradizioni», aggiungono.
FdI ai grillini: la messa di Natale non si tocca
Augurandosi che l’aula del municipio a guida grillina bocci la proposta, Politi ricorda che «da sempre alla messa chiunque non volesse aderirvi era libero di non farlo, oggi invece si chiede, nei fatti, di non consentire più la funzione religiosa. Ancora più ridicolo appare invece, in nome di un presunto dialogo interreligioso, promuovere nel periodo natalizio un momento di incontro tra le diverse fedi». Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia fa notare ai consiglieri pentasellati del XIII municipio che tante religioni e culti non festeggiano il Natale, come i cristiani «e sarebbe assurdo vietare a qualcuno un momento di preghiera tradizionale, che nulla toglie a chi non crede. Ci auguriamo che non tutti i consiglieri di maggioranza, siano così strumentali e ignoranti, come i presentatori dell’atto, e boccino la richiesta».
La delibera in aula martedì
Anche Fabrizio Santori, consigliere della Regione Lazio di Fratelli d’Italia, su Facebook denuncia il furore ideologico dei grillini. «Il Movimento 5 Stelle che guida il Municipio XIII ha deciso di cancellare la tradizionale messa di Natale per dipendenti e cittadini, e di rimpiazzarla con un incontro per il dialogo interreligioso presso la sede municipale». Questo il senso della proposta che verrà portata martedì in aula consiliare a firma del capogruppo grillino, che tra le motivazioni parla di «consuetudine» di un «credo religioso in particolare» che «ogni anno si tiene in occasione delle festività natalizie». Un’assurdità tutta made in M5S, continua Santori, di cui nessuno sentiva l’esigenza, ma che addirittura offende chi quella “consuetudine” la fa sua e la rinnova ogni anno perché crede profondamente in una confessione. La messa di Natale è un momento di unione per tutto il municipio, non esclude nessuno perché aperta a tutti, e rappresenta un momento di ritrovo, raccoglimento e unione di un’intera comunità. Gli astrusi riferimenti alla Costituzione e alla libertà religiosa sono solo l’espressione dell’ignoranza di chi la proponeı.