“Inauguration Day”, da Trump lezione di stile a Obama: cerimonia sobria
“Inauguration Day”, Donald Trump sceglie a sorpresa la sobiertà. Il 20 gennaio non ci saranno né lo sfarzo né le feste prolungate organizzate dai suoi predecessori, ma quanto basta per sottolineare l’alto significato simbolico del passaggio di consegne tra due presidenti. Basterà dire che i festeggiamenti per il primo mandato di Obama durarono cinque giorni, mentre quelli per Trump si limiteranno a tre. Non solo: Bill Clinton partecipò a 14 balli il giorno dell’inaugurazione, Trump ha promesso di affacciarsi solo a tre. E la parata su Pennsylvania avenue durerà solo 90 minuti contro le oltre quattro ore di altri presidenti. Insomma, una bella lezione di stile, tanto a sigfnicare che il nuovo presidente punta più alla sostanza che alla forma. Trump ha promesso comunque che la sua inaugurazione sarà “molto, molto speciale, molto bella”.
C’è però chi si chiede se non vi saranno sorprese. Secondo Timothy Naftali, storico esperto di presidenti della New York university, sarebbe “non-trumpiano se non ci fosse un qualche spettacolo”. Il comitato inaugurale afferma di aver raccolto 90 milioni di dollari in donazioni private per l’evento, contro i 53 di Obama nel 2009. I biglietti per i balli inaugurali sono stati mantenuti al prezzo di 50 dollari per permettere a tutti di parteciparvi. E molti dei party organizzati a Washington dai diversi stati dell’unione riferiscono di aver già il tutto esaurito da settimane. Le prenotazioni alberghiere sono per ora pari a quelle dell’inaugurazione del secondo mandato di Obama. Staremo a vedere. Il prossimo 20 gennaio sarà comunque un giorno che rimarrà nella storia, dal momento che non segnerà solo il passaggio tra due presidenti, ma tra due epoche.