Tajani “domestico della Merkel”. Le parole di Salvini incrinano il centrodestra
Inutile nasconderlo: le parole con cui Matteo Salvini ha commentato l’elezione di Antonio Tajani a presidente del Parlamento europeo (“è solo un domestico della Merkel”) hanno determinato un clima di freddezza tra Forza Italia e la Lega le cui conseguenze non sono al momento prevedibili. Ma già in precedenza erano apparse evidenti le differenze di strategia tra il leader della Lega e Silvio Berlusconi.
La strategia di Salvini
Salvini punta a un soggetto politico che vada oltre la Lega, alternativo al Pd renziano, a M5S e anche a una eventuale svolta moderata di Forza Italia che possa sfociare in una futura grande coalizione.
Tra i capisaldi del ‘progetto sovranista’, dire addio all’euro e linea dura per l’emergenza immigrati, drenando voti a destra anche pescando nel bacino elettorale forzista. Tra le possibilità da sperimentare anche il lancio di una serie di ‘Comitati per Salvini presidente’, come consiglia qualcuno dei ‘fedelissimi di Matteo’, componenti della sua segreteria politica.
Sulle alleanze nulla è scontato
Per ora, non c’è alcun cambio di simbolo e nome in vista, perché la ‘base’ dura e pura non lo accetterebbe. Il terreno va preparato con calma. E poi, trovare un logo che faccia la sintesi e vada bene anche a ‘Noi con Salvini’, la costola del Carroccio nel Centro-Sud, non è così facile. Quanto alle alleanze, nulla viene dato per scontato. L’attacco a Tajani non è stato bene accolto dalla classe dirigente di Forza Italia.
Brunetta: non commento queste miserie
“Preferisco non commentare queste miserie…”, dice Renato Brunetta, capogruppo di Fi alla Camera, tornando a ripetere tuttavia che il centrodestra ”sarà unito, a livello locale e nazionale”, perché “solo così si può tornare a vincere”. Ma su Tajani prende le distanze da Salvini: ”L’elezione di Tajani -spiega – ci rende tutti orgogliosi. E’ un onore per l’Italia e gli italiani, una grande soddisfazione per Berlusconi e Forza Italia. Questa nomina può davvero favorire il cambiamento dell’Europa. Meglio, dunque -insiste- non commentare i commenti inutilmente offensivi, da qualunque parte essi arrivino”. In ogni caso Brunetta fa sapere che continuerà a lavorare per tenere Forza Italia, Lega e Fdi uniti.
Ma Lorenzo Fontana, europarlamentare e vicesegretario federale della Lega Nord, non usa invece toni concilianti: “Gli amici della Merkel e del Ppe molto difficilmente potranno essere nostri alleati in Europa o in Italia“. “Noi – continua – siamo per un nuovo schema, quello identitario, che si contrappone a quello europeista, dominante nelle istituzioni Ue”.