Dj Fabo va in Svizzera a morire, i fans dell’eutanasia esultano… (video)
L’appello a Mattarella per una legge sull’eutanasia e sul biotestamento è stato utilizzato per settimane dal popolo dei diritti laici, con i fans della morte “dolce” in prima linea, capeggiati dai Radicali, gli stessi che stanno accompagnando Dj Fabo in Svizzera, in un centro specializzati nel quale il giovane troverà la morte. Dopo i diversi appelli sul biotestamento, Fabiano Antoniani, per gli amici dj Fabo, cieco e tetraplegico in seguito ad un incidente stradale, ha deciso di andare in Svizzera a morire.
Dj Fabo testimonial dei Radicali
“FaboLibero ma non in Italia. Fabo ha chiesto a Marco Cappato di aiutarlo ad andare in Svizzera…Ora è lì”, ha scritto oggi su Facebook Filomena Gallo, dell’associazione Luca Coscioni per la ricerca scientifica. “Fabo mi ha chiesto di accompagnarlo in Svizzera. Ho detto di sì”, ha annunciato Marco Cappato della stessa associazione. C’è da essere contenti o da condannare quella scelta, vietata dalla legge italiana? Di sicuro gli stessi esponenti radicali si sono posti il problema del ripensamento del ragazzo. E se cambiasse idea? “Certo, Fabo potrebbe anche cambiare idea e ritornare in Italia – dice Filomena Gallo – Dovranno trascorrere questi giorni per capire se Fabo, secondo le regole che sono osservate in modo molto rigido in Svizzera, può accedere all’eutanasia”.
Quello che è certo è che per condurre una battaglia politica, giusta o sbagliata che sia, su testamento biologico ed eutanasia, i radicale stanno trasformando Dj Fabo in un “brand”, mentre il ragazzo, nel suo letto di dolore, porta il peso della responsabilità della vita e della morte…
La posizione della Chiesa: meglio la lotta per la vita…
“Le situazioni come quella che riguarda Dj Fabo, sono delle situazioni e delle condizioni su cui è difficile parlare, perché sono sempre situazioni di grande sofferenza personale. In questo c’è un riguardo, un’attenzione, un rispetto per la vita della persona. Certamente gli direi che la sua vita ha sempre un’importanza, non soltanto glielo direi ma proverei anche a manifestarlo. Per certi versi la sua stessa lotta può apparire come il dire: “Quanto è importante ancora!”. Lo ha detto alla trasmissione ‘Stanze Vaticane” di Tgcom24, monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di
Bologna, commentando la decisione di Fabiano Antoniani, conosciuto come dj Fabo, affetto da Sla, di recarsi in Svizzera per sottoporsi a delle visite e richiedere l’eutanasia. “Sulla sofferenza personale, sulle difficoltà che sono purtroppo cosi evidenti per chi è affetto da quella malattia – ha detto Zuppi – c’è soltanto la solidarietà e la vicinanza. Dobbiamo tener presente che la vita è sempre importante, è sempre bella. C’è un impegno in più credo
per i cristiani di essere vicini a chi è nella sofferenza e aiutare sempre a combattere per la vita e mai per la morte”.