Ugo Martinat
Ugo Martinat, personalità sempre apprezzata anche dagli avversari politici, ha iniziato la sua esperienza e carriera politica nel Movimento Sociale Italiano, ricoprendo incarichi sia nelle formazioni giovanili che nella segreteria del Fronte della Gioventù. Nel 1970 organizza il servizio di sicurezza per i comizi di Almirante in Piazza San Carlo a Torino e in Piazza Verdi a Genova. Nel corso del comizio del 18 aprile 1970 in Piazza Verdi, Almirante viene assalito da un gruppo di comunisti extraparlamentari che lanciano sassi, bottiglie piene di sabbia e corpi contundenti sul palco. Viene colpito alla testa Ugo Venturini, militante del Movimento Sociale, che muore per la ferita. Martinat con una decina dei suoi resta intrappolato all’incrocio fra via XX Settembre e il sottopassaggio di piazza della Vittoria, circondato da un gruppo di facinorosi armati di spranghe e colpito più volte. Viene salvato miracolosamente da uno “sconosciuto” , probabilmente un ufficiale in congedo, che lo sottrae a una fine certa. Uomo di grande coraggio, viene ininterrottamente eletto deputato dal 1979, prima nelle liste del MSI, poi in quelle di Alleanza Nazionale, di cui è stato membro dell’ufficio politico nazionale. Vero e proprio “luogotenente” in Piemonte di Giorgio Almirante prima e di Gianfranco Fini poi, è stato per oltre 30 anni l’uomo di riferimento del MSI in quella regione. In tale incarico gli è succeduto Agostino Ghiglia.
La stima di colleghi e avversari
Nel 1996 viene eletto nel collegio uninominale di Novara per la coalizione del Polo delle Libertà, e, nel 2001 in un collegio torinese sotto il simbolo della Casa delle Libertà. Nella 2001 viene nominato Viceministro di Pietro Lunardi alle Infrastrutture e Trasporti nel Governo guidato da Silvio Berlusconi. L’incarico viene confermato nel 2005 dal successivo Governo Berlusconi. In questa veste si occupa, tra l’altro, delle grandi opere relative alla preparazione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Viene poi rieletto al Parlamento nelle liste del Popolo della Libertà, nelle elezioni politiche del 2008. Ricopre la carica di sottosegretario allo Sviluppo economico nel Governo Berlusconi IV, fino a che, il 28 marzo del 2009, muore al Policlinico militare Celio di Roma a causa di un tumore ai polmoni. Numerose le attestazionie di stima politica e personale che hanno accompagnato la sua scomparsa.