Roma, minimarket di extracomunitari: alimenti spacciati per Dop (e non solo)
Non rispettano nemmeno le più elementari condizioni igieniche. Nel mirino dei controlli finiscono i minimarket gestiti da extracomunitari, su cui finalmente si comincia a far luce. Si trovano ovunque quei negozi a Roma, in centro come in periferia. E al loro interno c’è di tutto. Le perplessità dei clienti durano da un bel pezzo. Ma ora quelle perplessità che si sono trasformate in sospetti. E i sospetti stanno avendo parecchi riscontri.
Ecco che cosa è venuto fuori dai controlli nei minimarket
E lo dimostra l’azione della task force del Comando generale di polizia locale. I controlli effettuati in Via Cavour, a Roma, hanno dato esiti molto negativi. Sono state verificate dieci attività. Forte la presenza di minimarket gestiti da extracomunitari, nella maggior parte cinesi e bengalesi. In molti casi non vengono rispettate le più elementari condizioni igieniche di vendita dei prodotti. È di due titolari denunciati per frode in commercio il bilancio dell’operazione, che ha messo in evidenza contraffazioni rispetto alle indicazioni geografiche o di denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. Alcuni alimenti venivano spacciati per Dop o Igp quando non lo erano. Sequestrati in un negozio gestito da cittadini di nazionalità cinese oltre 200 prodotti tessili privi dell’indicazione riportante la composizione fibrosa. Elevate sanzioni amministrative per occupazione abusiva di suolo pubblico e per insegne e faretti non autorizzati, per un valore di circa 10.000 euro.