A chi non vaccina i figli multe fino a 7500 euro e la perdita della patria potestà

19 Mag 2017 19:29 - di Monica Pucci

Il decreto sui vaccini approvato oggi, pur al “ribasso” nel limite massimo di obbligatorietà fissato a 6 anni e non a 10, sancisce la linea dura rispetto alle omissioni dei genitori che non si adeguano alla legge. Le sanzioni aumentano, fino a 7500 euro. Ma le novità introdotte dal testo, che entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico e vengono riassunte in 10 punti dal ministero della Salute, sono davvero tante, con il ministero della Salute che annuncia anche una campagna straordinaria di sensibilizzazione al via in giugno.

Le novità del decreto sui vaccini

Il governo ha allargato lo spettro della prevenzione vaccinale vigente (età 0-16 anni) e in riferimento alla coorte di appartenenza: anti-poliomelitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti Haemophilusinfluenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella. “Queste vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. In caso di violazione dell’obbligo vaccinale ai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e ai tutori, è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da 500,00 a 7.500,00 euro. Le sanzioni vengono irrogate dalle Aziende sanitarie.

La scuola deve segnalare chi non è vaccinato

Anche nella scuola dell’obbligo il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla Asl competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. La mancata segnalazione può integrare il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 c.p. 5. Il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione è segnalato dalla Asl al Tribunale dei minorenni per la sospensione della potestà genitoriale. Non possono essere iscritti agli asili nido e alle scuole dell’infanzia, pubbliche e private, i minori che non abbiano fatto le vaccinazioni obbligatorie. In tal caso, il dirigente scolastico segnala, entro 5 giorni, all’Azienda sanitaria competente il nominativo del bambino affinché si adempia all’obbligo vaccinale.  Anche nella scuola dell’obbligo, i minori che non sono vaccinabili per ragioni di salute sono di norma inseriti dal dirigente scolastico in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati. Anche qui il dirigente scolastico è tenuto a segnalare alla Asl competente la presenza a scuola di minori non vaccinati. 

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