Antonio Cicchetti, il sindaco più votato di sempre, si ricandida a Rieti
Dopo 18 anni di centrodestra e cinque di estrema sinistra, l’11 giugno Rieti torna al voto per il primo cittadino. La “capitale” della Sabina non è un’isola felice, in questi tempi di crisi profonda, ma è riuscita a limitare le perdite da un punto di vista economico e sociale. La disoccupazione, ad esempio è sotto la media nazionale, ma le casse comunali piangono da cinque anni. Il sindaco di Sel Simone Petrangeli sostiene di averlo ereditato dalle giunte precedenti, accusa fermamente respinta dai sindaci del centrodestra che lo hanno preceduto. Quello che è certo è che la città, che conta all’incirca 50mila abitanti, e che sarà l’unica ad andare al ballottaggio del 25 giugno in tutta la provincia, ha bisogno di una guida sicura, decisa, che tranquillizzi la popolazione. E il centrodestra questa figura l’ha trovata in Antonio Cicchetti, politico di lungo corso della destra reatina e laziale, apprezzato sindaco della città dal 1994 al 2002. Ma è sin dal 1975 che Cicchetti, storico esponente del Movimento Sociale e del Fronte della Gioventù di Rieti, sedeva in consiglio comunale. I problemi della città li conosce tutti.
Le “primarie telefoniche” incoronano Cicchetti candidato sindaco
Ed è per questo che il centrodestra, con una iniziativa a sorpresa, ha deciso di scegliere il candidato con delle singolari “primarie telefoniche”, affidata all’istituto Technè. I reatini intervistati hanno incoronato Cicchetti candidato sindaco. Ora dovrà vedersela con il sindaco uscente Petrangeli, sostenuto da parte della sinistra, e con la candidata del M5S, Lodovica Rando, scelta con le solite primarie del movimento pentastellato via web. Vi sono altri candidati, ma occorrerà attendere il 12 giugno per conoscere esattamente i potenziali sindaci, le liste e i programmi, poiché in questa fase, soprattutto in provincia, tutto può cambiare sino all’ultimo. Non va dimenticato che Cicchetti è stato un ottimo sindaco, circostanza confermata nel 1998, quando con quasi il 63 per cento dei consensi al primo turno risultò il sindaco con più consenso d’Italia. Dopo due mandati, per la sfortuna dei reatini, Cicchetti non poté più candidarsi, ma la passione politica che ne ha informato tutta la vita lo spinse a cercare di lavorare ancora per la collettività: continuò a fare l’assessore comunale col sindaco Emili sino al 2004. In quell’anno si candidò alla Provincia ma fu confitto al ballottaggio. Fece alcuni anni di opposizione con Alleanza Nazionale fino al 2007, poiché nel 2005 intanto era stato eletto con oltre diecimila preferenze alla Regione Lazio con AN, carica alla quale fu riconfermato cinque anni dopo con ben 14mila voti, risultando ancora una volta il candidato con maggiore consenso percentuale, non solo nella circoscrizione di Rieti, ma in tutta Italia. Alla Pisana Cicchetti fu capogruppo e poi assessore, ma nel 2010 lasciò la giunta in seguito all’accordo della presidente Polverini con l’Udc. Adesso è tornato in corsa, seguendo la sua passione di sempre.