Ius soli, Fratelli d’Italia e Lega sono pronti: referendum abrogativo
Pronti a rivolgersi direttamente agli italiani, perché dicano no allo Ius soli con un referendum abrogativo. Nel caso la battaglia parlamentare dovesse fallire e lo Ius soli dovesse entrare in vigore, Fratelli d’Italia e Lega sono pronti a spostare il confronto tra la gente. Ad annunciarlo, con due interventi distinti, sono stati i leader dei due partiti Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
FdI raccoglie le firme per il referendum abrogativo
«Per il Pd lo ius soli è una “battaglia di civiltà”. In realtà, è una battaglia per distruggere la nostra civiltà. Fratelli d’Italia scenderà in piazza martedì 20 giugno alle 16.30 davanti al Senato e raccoglierà le firme per un referendum abrogativo di questa folle legge della sinistra», ha scritto su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Salvini: lo Ius soli serve al Pd per recuperare voti
Per Matteo Salvini, poi, la legge sullo Ius soli «è una follia, e per fermarla le proveremo tutte: non ultimo un referendum, coinvolgendo 60 milioni di italiani chiedendogli se vogliono continuare a vivere in Italia o se pensano di essere stranieri in casa loro». «Non si capisce l’urgenza di questa legge se non per cercare di recuperare qualche voto o qualche iscritto ai sindacati, altrimenti un Parlamento serio si occuperebbe di altro», ha proseguito il segretario della Lega, per il quale «gli unici razzisti in Italia sono quelli del Pd che sono razzisti nei confronti degli italiani». «La gente è esasperata, bisogna bloccare l’invasione clandestina in corso, non regalare altri pseudo-diritti», ha avvertito Salvini, aggiungendo che «possiamo avere urlato troppo in Aula, ma io inviterei i ministri del Pd a un confronto al mercato, con i poliziotti, con i commercianti e i pensionati».