Da Ryanair risarcimenti milionari: ecco come chiedere il rimborso dei voli cancellati
Fino a venti milioni di rimborsi e di risarcimenti per i passeggeri rimasti a terra. Questa la stima al ribasso fatta dalla stessa Ryanair, sulla base dei duemila voli cancellati (qui la lista) da oggi fino alla fine di ottobre. La compagnia aerea low cost iralndese ha annunciato che, per garantire la puntulità dei suoi voli e consentire al suo personale di andare in ferie, sarà costretta a cancellare dai 40 ai 50 voli al giorno per le prossime 6 settimane, fino alla fine del mese di ottobre. Potrebbero essere coinvolti quasi 400mila passeggeri, che hanno già acquistato biglietti per voli Ryanair in partenza nelle prossime settimane e moltissimi di questi sono viaggiatori italiani. Cosa fare se Ryanair cancella il volo? Come chiedere il rimborso?
Il rimborso dei voli Ryanair
Si può chiedere il rimborso del biglietto (da effettuare entro 7 giorni) oppure un volo alternativo non appena possibile o in altra data. Si ha anche diritto, sottolinea Altroconsumo, a un ulteriore indennizzo monetario, pari a:
– 400 euro per voli intra-Ue superiori a 1500 km e per le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km;
– 600 euro per voli extra-UE superiori a 3500 km.
Come ottenere il risarcimento
Ѐ necessario inviare una lettera a Ryanair per la richiesta di indennizzo per cancellazione voli. La compagnia aerea può ridurre l’ammontare dell’indennizzo del 50% se la riprotezione su un volo alternativo comporta un ritardo all’arrivo di non più di 2, 3 o 4 ore (sulla base delle distanze chilometriche) rispetto all’orario del volo originariamente prenotato.
Quando non è possibile chiedere i rimborsi
L’indennizzo monetario non è dovuto se il passeggero:
– è stato informato della cancellazione almeno due settimane prima della partenza;
– è stato informato della cancellazione nel periodo tra 2 settimane e 7 giorni prima della partenza prevista e gli è stato offerto un volo alternativo che gli consente di partire non più di due ore prima dell’orario previsto e di raggiungere la destinazione finale meno di 4 ore dopo l’orario d’arrivo previsto;
– è stato informato della cancellazione meno di 7 giorni prima della partenza prevista e gli è stato offerto un volo alternativo che gli consente di partire non più di un’ora prima dell’orario previsto e di raggiungere la destinazione finale meno di 2 ore dopo l’orario d’arrivo previsto. Il passeggero potrà chiedere alla compagnia aerea anche il risarcimento di ulteriori danni subiti a causa della cancellazione del volo. Danni che, concludono da Altroconsumo, naturalmente dovranno essere provati.