Pyongyang minaccia gli Usa: nuove sanzioni? «Pagheranno il prezzo dovuto» (Video)
Il termometro delle provocazione è incandescente: Kim Jong-un continua ad alzare l’asticella di minacce e provocazioni ormai tipiche di una politica militare bellica e irrazionale. E, ancora una volta, il bersaglio prediletto sono gli Stati Uniti, ma il mondo intero continua a chiedersi ormai incessantemente: Pyongyang è davvero sul punto di scatenare la guerra?
Pyongyang minaccia gli Usa in caso di sanzioni
L’interrogativo è arduo, e al momento poggia su una sola certezza: gli Usa continuano ad essere nel mirino del dittatore nordcoreano che, non contento dei 6 lanci missilistici sperimentati nei mesi scorsi – a danno del Giappone e con sommo disappunto della Cina – torna a minacciare Washington; e in una dichiarazione il regime di Pyongyang, in risposta alla convocazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu voluta da Trump, ha affermato – sopra le righe come sempre – che gli Usa pagheranno il «prezzo dovuto» se spingeranno l’organo delle Nazioni Unite a varare una risoluzione «illegale» per imporre nuove sanzioni al Paese.
L’Onu discute oggi sulla risposta alle provocazioni
Non solo: fermo assertore del diritto di attaccare e del diniego a potersi difendere e reagire, il regime nordcoreano, come affermato dal ministero degli Esteri di Pyongyang, è «pronto e deciso ad usare ogni mezzo definitivo» contro gli Stati Uniti. La risposta nordcoreana, minaccia Pyongyang, potrebbe causare agli Usa «il più grande dolore e le più grandi sofferenze della loro storia». Nel frattempo, tra una intimidazione e l’altra, la bozza di risoluzione presentata dagli Stati Uniti per imporre nuove e severe sanzioni alla Corea del Nord, verrà discussa oggi a New York dal Consiglio di sicurezza dell’Onu.
La «grande festa» di piazza per il «successo» del test missilistico
Intanto sulla Rete è tra i più gettonati il video che riprende la grande festa che si è svolta tra fuochi d’artificio, danze, fiori in Corea del Nord per il risultato dell’ultimo test nucleare effettuato dal dittatore di Pyongyang: migliaia di persone hanno animato una magniloquente cerimonia nella piazza centrale della capitale: e come mostrano le immagini “di regime”, tutti festanti hanno accolto con un lungo applauso l’arrivo del convoglio di autobus che trasportava gli scienziati. «Nessuno può fermare la nostra marcia verso il futuro», si leggeva sugli striscioni. Vedremo l’Onu cosa proverà a fare a riguardo…