Roma verso un nuovo caos rifiuti. E la Regione prova a esportare la “monnezza”
Si tenta la carta dell’esportazione per evitare il caos rifiuti a Roma. La Regione Lazio avrebbe già contattato altre Regioni per il conferimento della spazzatura che la Capitale non riesce a smaltire: gli impianti sono già al collasso e, in vista delle festività, si teme l’esplosione di una nuova emergenza
La Regione avvia i contatti con gli altri territori
In particolare, fonti della Pisana avrebbero confermato all’agenzia di stampa Adnkronos, che un dialogo è già in corso con Umbria, Abruzzo e Toscana, regioni con cui sul fronte spazzatura ci sono già state collaborazioni in passato. Ma non basta, la Regione Lazio starebbe cercando una intesa anche con Piemonte e Lombardia per poter inviare rifiuti anche lì.
I rischi connessi all’esportazione dei rifiuti
A lanciare l’allarme è stata la stessa Ama, dopo che il consorzio Colari, che gestisce gli impianti di Malagrotta, ha comunicato la necessità di ridurre il conferimento di rifiuti nelle due strutture. Si parla di circa 500 tonnellate in meno di rifiuti, che sono un po’ meno di un quinto della raccolta quotidiana a Roma, ma abbastanza da mettere in crisi un sistema già in difficoltà. Dopo l’Ama, anche Virginia Raggi ha scritto alla Regione, ma l’ipotesi del trasferimento dei rifiuti in altri territori, se da un lato potrebbe scongiurare l’emergenza, dall’altro apre un problema di carattere economico. Su due fronti: per i cittadini, per i quali si teme un aumento della Tari, e per il Campidoglio, per il quale si profila un rischio di bilancio.