Euro, poche idee ma confuse: figuraccia della deputata grillina in tv (video)
Partecipazione catastrofica della deputata grillina Laura Castelli alla trasmissione Otto e mezzo di Lilli Gruber. Incalzata dalla giornalista e da Carlo Cottarelli, ex commissario per la Spending review, ospite in studio insieme ad Alessandro Gassmann, la parlamentare non è stata in grado di dare neanche una risposta puntale alle domande che le venivano poste riguardo il programma economico di un eventuale governo a Cinque stelle.
Dal M5s proposte «incerte» e «rischiose»
A che età volete mandare in pensione gli italiani? A che quota volete portare il deficit in tre anni? Cosa volete fare con l’euro? Non a una di queste domande Castelli ha replicato in maniera chiara e concreta, suscitando non poco sconcerto nella padrona di casa, negli ospiti (Cottarelli ha definito le proposte «incerte» e «un po’ rischiose») e nello stesso pubblico, come dimostrano alcuni commenti tutt’altro che lusinghieri postati sui social.
Il botta e risposta Gruber-Castelli sull’euro
Ma è stato soprattutto il passaggio sull’euro a lasciare più che interdetti. Tra Gruber e Castelli inizia un botta e risposta di questo tenore: Castelli: «Noi abbiamo sempre detto che i cittadini devono scegliere»; Gruber: «Ma lo dite pur sapendo che non possiamo fare un referendum sull’euro, perché fa parte di un trattato internazionale?»; Castelli: «Ma in realtà non è vero, a me la politica in cinque anni ha insegnato che non è vero che certe cose non si possono fare». Castelli dunque insiste: «Noi abbiamo raccolto le firme e siamo convinti che si possa fare». A quel punto Gruber si arrende ed entra nel merito: «Quindi voi pensate che si debba uscire dall’euro?». Castelli risponde rimandando alla volontà popolare: «Una scelta così grossa non si può prendere da soli». Gruber insiste: «Ma lei a un referendum sull’euro, dentro o fuori, cosa voterebbe?». Ed è stato a quel punto che Castelli ha dato il meglio di sé. «Guardi, non si dice cosa si vota», ha detto la grillina, suscitando le risate generali e un necessario richiamo della Gruber a prendere consapevolezza della situazione: «Lei – ha detto la giornalista – è esponente di un movimento politico importante come il M5s, se io voglio votare per lei lo devo sapere cosa vota al referendum sull’euro…».
La Gruber, è troppo di parte e non mette gli ospiti in una situazione di equità, la trasmissione del 26 c. m. con la Meloni è stata, a dir poco imbarazzante, con la Guerritore e il direttore della Republica, che hanno tentato, con il placet della Gruber di mettere all’angolo la Meloni, ottenendo esattamente l’effetto contrario.