Il Texas esce dall’incubo: Unabomber morto in uno scontro con la polizia (video)
L’uomo sospettato dalla polizia di essere l’autore di una serie di attentati dinamitardi a Austin, in Texas, è morto mentre gli agenti tentavano di arrestarlo. Lo riporta l’emittente locale Kvue, affiliata alla Abc.
Unabomber ha fatto esplodere un ordigno
Il sospettato «ha fatto detonare un ordigno e sono stati esplosi dei colpi», ha riferito l’emittente senza fornire altri dettagli. Le stesse modalità della morte allo stato attuale restano incerte: secondo alcune fonti, l’uomo, un 24enne, non sarebbe stato ucciso della polizia, ma si sarebbe fatto esplodere all’interno della sua auto mentre gli agenti si stavano avvicinando; secondo quanto riporta la Cbs, invece, il sospettato sarebbe rimasto ucciso dopo aver fatto detonare un ordigno sul ciglio di una strada statale. Sul luogo dell’incidente sono presenti anche agenti dell’Fbi. La notizia è giunta dopo che la polizia di Austin su Twitter aveva annunciato che c’era stata una sparatoria nella quale erano coinvolti degli agenti a circa 20 chilometri a nord del centro cittadino.
Cinque attentati, dei quali 4 a Austin
Il drammatico epilogo della vicenda fa seguito a quattro attacchi dinamitardi compiuti ad Austin e a quello di Schertz, cittadina a circa un centinaio di chilometri dalla capitale del Texas. In precedenza, sui media Usa erano state diffuse delle immagini riprese da telecamere di sorveglianza che mostravano una «persona di interesse» mentre trasportava dei pacchi. Nelle immagini appariva un uomo bianco con capelli biondi. Le autorità avevano già stabilito che i vari attentati, compiuti dall’inizio di marzo con pacchi bomba o con trappole erano tutti collegati tra loro. Restano ancora da accertare le motivazioni che hanno spinto il giovane a realizzare gli attentati, sulle quali, dopo aver ipotizzato una pista razziale, la polizia ora si mostra cauta.