Il marito della Kyenge: «Cécile, stai zitta». E ammette: «Ho votato Lega e M5S»

18 Apr 2018 11:37 - di Milena De Sanctis

Tempi duri per Cécile Kyenge prima è stata sbugiardata dal vicino e dopo zittita dal marito. Lo scoop, se così si può chiamare, è andato in onda durante l’ultima puntata de La Zanzara. Ai microfoni di Giuseppe Cruciani e David Parenzo è stato intercettato Domenico Grispino, il marito dell’ex ministro dell’integrazione ora sommersa dalle polemiche dopo essere stata smentita dal vicino sulla vicenda degli escrementi di cane.  La Kyenge nei giorni scorsi aveva denunciato di aver trovato escrementi sul cancello e sui muri della sua casa a Gaggio di Castelfranco, in provincia di Modena. L’ex ministro aveva parlato di atto di “odio”, poi però era stata sbugiardata dal vicino che si è autodenunciato sostenendo di aver gettato la cacca a casa Kyenge a causa di una lite tra vicini e una presunta “inciviltà” da parte del marito, accusato di non raccogliere le feci del suo cane. Il vicino si è “costituito” al comando della polizia municipale di Castelfranco e verrà probabilmente denunciato per deturpamento di cose altrui.

Il marito della Kyenge: «Il Pd è morto e ho votato Lega e M5S»

Intervistato da La Zanzara, il marito della Kyenge ha messo l’ultima parola sul caso. Ed è stato parecchio duro con la moglie: «Cécile poteva contare fino a cinque prima di parlare, a volte meglio stare zitti». E sul vicino: «So bene chi è perché in un’occasione, dopo che ero uscito col cane, ero stato preso a maleparole. Non porto nessuno in tribunale, ma ha esagerato. Sarà capitato due volte che non ho visto i “pezzetti” perché Zibi è stitico e rialzandosi, forse, ha sporcato». Ma la vera notizia è che Grispino alle ultime elezioni non ha votato il Pd cui appartiene la consorte. «Il Pd è morto, è bollito. E ho votato Lega al Senato e M5S alla Camera».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Gio 18 Aprile 2018

    Mi chiedo cosa si provi ad avere il suocero “stregone”