Nigeriano tenta di stuprare una 21enne: era in Italia per “motivi umanitari”
Era in Italia “per motivi umanitari” il 28enne nigeriano che ha tentato di stuprare una giovane 21enne di Martorano di Cesena. Violenza sessuale, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale: sono i reati con cui è stato arrestato, in flagranza di reato, il nigeriano, un’altra “risorsa” in regola in Italia, autore di uno stupro che solo il pronto intervento di una pattuglia dei carabinieri ha impedito che degenerasse. I militari, quando sono arrivati, hanno visto l’aggressore che era ancora riverso sulla vittima. Il film dell’orrore la ragazza di 21 anni è iniziato in una pista ciclabile della zona di Martorano, mentre stava praticando attività sportiva. La giovane era da sola, ma in un momento in cui il sole a quell’ora è ancora alto in cielo in un percorso da lei conosciuto e noto. La ragazza è stata aggredita all’improvviso e trascinata verso l’argine del fiume, quindi bloccata in un punto nascosto della campagna, nella scarpata sotto la pista ciclabile. La 21enne ha opposto resistenza, tentando di divincolarsi, opponendosi in tutti i modi e urlando. Proprio le urla hanno richiamato l’attenzione di alcune persone presenti in quella zona che hanno avvisato subito i carabinieri.
Dalle indagini è venuta fuori la situazione paradossale: il nigeriano si trovava regolarmente sul suolo italiano insieme a moglie e ad una figlia, forte di un permesso di soggiorno concesso per motivi umanitari. I tre erano anche ospitati dalla Caritas, che offriva loro vitto e alloggio presso una sua struttura. La protezione umanitaria è un’ anomalia che esiste solo in Italia e con la quale si riconosce un permesso di soggiorno eccezionale anche a chi non ne avrebbe diritto in base alle norme internazionali sui rifugiati. per questo FdI ha presentato una proposta di legge per toglierla dal circuito dell’accoglienza: una furbizia per trasformare clandestini in rifugiati.