Reclutavano mercenari italiani per il Donbass: 6 arresti e 7 perquisizioni
Reclutavano mercenari per combattere in Donbass, al fianco delle milizie separatiste russe. È l’accusa mossa nei confronti di 13 indagati, 6 dei quali sono stati raggiunti da un provvedimento cautelare di custodia in carcere.
Le indagini, guidate dalla direzione distrettuale antimafia e dalla procura di Genova, è partita due anni fa, prendendo le mosse da alcune scritte inneggianti al nazismo comparse nello Spezzino. Il giro di reclutamento, dunque, secondo quanto riferito dagli inquirenti, è emerso approfondendo i contatti dei due studenti considerati autori delle scritte e investigando nell’area skinhead ligure. Dalle indagini è però emerso che nel reclutamento erano coinvolti «soggetti di opposta estrazione ideologica».
Oltre ai sei arresti tra Milano e le province di Avellino e Parma, i carabinieri del Ros hanno eseguito 7 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati. In particolare, l’inchiesta avrebbe portato alla scoperta di una struttura organizzata, attiva sull’asse Italia-Ucraina, dedita al reclutamento e al finanziamento di mercenari destinati a integrare le fila delle milizie separatiste filorusse nella regione del Donbass, tuttora teatro di cruenti scontri armati con le truppe regolari del governo di Kiev.