Bolzano, boom della Lega. Crollo della Svp. Tonfo di Cinquestelle e Pd
Il centrodestra, trainato dalla Lega, oltre il 44% e il centrosinistra a guida Pd appena sopra il 28%, il Movimento 5 Stelle al 7,3%. A Trento lo scrutinio per le elezioni della provincia autonoma è iniziato alle 7 di questa mattina, ma i primissimi risultati (si fa riferimento a poco più del 10% dei seggi scrutinati) danno una fotografia piuttosto netta dell’orientamento degli elettori. Un quadro che, nonostante le differenze dovute alla componente autonomista, può essere letto – anche – alla luce del voto per il rinnovo della Provincia autonoma di Bolzano, dove invece si hanno già i risultati definitivi: la Svp si conferma primo partito, sebbene subisca una netta flessione; fra i partiti italiani la Lega è ampiamente avanti, staccando di quasi 8 punti il Pd, che si colloca come secondo partito italiano per preferenze.
Si tratta di risultati che cambiano la fisionomia politica della Provincia autonoma di Bolzano, dove il presidente non è eletto direttamente ma dal consiglio. Per la prima volta la Svp sarà costretta ad allearsi con un partito di centrodestra per raggiungere la metà più uno dei consiglieri: lo Statuto della Provincia autonoma impone in giunta la presenza del gruppo linguistico italiano, che con questi numeri sarà rappresentato dal Carroccio.
Nel dettaglio la Svp ha ottenuto il 41,9% dei consensi, perdendo 7 punti dalle politiche (era al 48,8%); al secondo posto, con il 15,2%, si è attestato il partito di lingua tedesca Team Kollesperger, fondato da un fuoriuscito M5s, che non era presente alle politiche; la Lega è il terzo partito con l’11,1% (alle politiche era al 9,6%). Seguono altri tre partiti di lingua tedesca (Verdi – Grune – Verc al 6,8%; Die Freiheitlichen al 6,2%; Sudtiroler Freiheit al 6%) e si arriva al Pd al 3,8%, che alle politiche era all’8,5% e, soprattutto, storicamente alle elezioni provinciali era il primo partito di lingua italiana. Registra poi un vero e proprio tracollo il M5s, che alle politiche aveva preso il 13,9% e ora si ferma al 2,4%, complice evidentemente l’uscita di Paul Kollesperger. Seguono Fratelli d’Italia all’1,7% (stabile rispetto alle politiche), altri due partiti locali (Burgerunion fur Sudtirol all’1,3% e Noi per l’Alto Adige all’1,2%), Forza Italia all’1% (crollata dal 5,1% delle politiche), CasaPound allo 0,9% e Vereinte Linke – Sinistra unita allo 0,6%.
Non c’erano dubbi che la Lega avrebbe avuto ampi consensi.