Salvini loda su Twitter i carabinieri per la retata di nigeriani, l’ira del giudice Spataro

4 Dic 2018 14:18 - di Monica Pucci

Il tweet di esultanza è arrivato di prima mattina: «49 mafiosi, colpevoli di estorsioni, incendi e aggressioni, sono stati arrestati poche ore fa dai Carabinieri in provincia di Palermo. Le buone notizie non finiscono qui. Altri 15 mafiosi nigeriani sono stati arrestati a Torino dalla Polizia, che poi ha ammanettato altri 8 spacciatori (titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini) a Bolzano. Grazie alle Forze dell’Ordine! La giornata comincia bene!», ha scritto  il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un messaggio al quale, dopo poco, ne ha fatto seguito un altro, sempre di giubilo.

Errore gravissimo, secondo il procuratore capo Armando Spataro, secondo il quale Salvini «è intervenuto mentre l’operazione era ed è ancora in corso, con conseguenti rischi di danni al buon esito della stessa». Inoltre – precisa – la polizia giudiziaria non ha fermato 15 mafiosi nigeriani ma sta eseguendo  un’ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Dda di questo ufficio, dal gip del Tribunale di Torino. Il provvedimento restrittivo non
prevede per tutti gli indagati la contestazione della violazione dell’articolo 416 bis c.p. e coloro nei cui confronti il provvedimento è stato eseguito non sono 15 e le ricerche di coloro che non sono stati arrestati è ancora in corso”.

«La diffusione della notizia – prosegue Spataro – contraddice prassi e direttive vigenti nel Circondario di Torino secondo cui gli organi di polizia giudiziaria che vi operano concordano contenuti, modalità e tempi della diffusione della notizie di  interesse pubblico, allo scopo di fornire informazioni ispirate a criteri di sobrietà e di rispetto dei diritti e delle garanzie spettanti agli indagati per qualsiasi reato». «Ci si augura che, per il futuro, il ministro dell’Interno eviti
comunicazioni simili a quella sopra richiamata o voglia quanto meno informarsi sulla relativa tempistica  al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso, così rispettando le prerogative dei titolari dell’azione penale in ordine alla diffusione delle relative notizie”, conclude Spataro precisando che “allo stato non si ritiene di poter fornire altre informazioni sulle indagini in corso”.

Il problema di Spataro, in sintesi, è che Salvini ha parlato di nigeriani. Fossero stati mafiosi generici, il sospetto è che non se la sarebbe presa così…

Commenti