«Vergognati, prima gli italiani»: Boldrini contestata in aeroporto, incassa grida di rabbia e indignazione
Era tranquillamente al check-in in attesa dell’imbarco, Laura Boldrini, quando all’improvviso le è piovuta addosso la rabbia, l’esasperazione e l’indignazione di molti italiani concentrate nelle poch, ma decisamente esaustive parole, gridatele contro da un contestatore 60enne che, evidentemente, alla vista della ex presidentessa della camera non ha saputo contenersi e ha esploso tutto il potenziale di recriminazione che aveva dentro. «Vergogna», prima gli italiani», le urla contro rovesciandole addosso la frustrazione di un dissenso inascoltato che evidentemente l’uomo covava da tempo: e la grida esplodono e riecheggiano nell’aeroporto milanese facendo deflagrare la tensione di un momento che alla fondatrice di Leu deve essere sembrato interminabile.
Boldrini sotto attacco in aeroporto, un uomo le urla contro: «Vergognati, prima gli italiani»
Anche perché, stando al racconto reso su Facebook da un testimone della vicenda, l’indomito 60enne, non ancora pago delle urla appena lanciate in aria e dirette contro il bersaglio istituzionale intercettato a pochi metri di distanza – e non contento del sorrisetto di risposta con cui la Boldrini avrebbe replicato all’attacco – ha continuato a inveirle contro anche a bordo dell’aereo che li avrebbe condotti a destinazione entrambi. E sempre mentre la Boldrini si limitava a replicare, senza ribattere a gesti o sguardi, e lungi dall’emettere una sillaba, con il silenzio. «“Vergogna”, avrebbe gridato nuovamente il contestatore, frenato solo dalle proteste del personale di bordo e di alcuni passeggeri», fa sapere, tra gli altri, Il Giornale sul suo sito riferendo dell’accaduto e registrando una notizia riportata da uno dei membri dello staff di Laura Boldrini. «Le ha urlato contro con rabbia e cattiveria “Vergognati”, prima gli italiani, prima gli italiani. Si è chinato su di lei continuando a gridare. Io ero tre file più indietro e ho fatto un balzo in avanti per farle da scudo», ha pubblicato in un post su Facebook il portavoce dell’ex presidentessa della Camera.
La rabbia di molti, la contestazione di uno emblema di indignazione e disagio
Poi, approfittando dell’occasione per urlare all’untore e gettare discredito sul nemico pubblico numero uno di Leu e della Boldrini: il solito Matteo Salvini, il portavoce nel suo post di denuncia a tutto campo prosegue con un’invettiva contro. Ma non contro il contestatore in aeroporto, ma contro il ministro dell’Interno, insostituibile capro espiatorio di tutto e tutti. E giù con i soliti slogan che nel mirino centrano un Paese «rabbioso e rancoroso che non vede l’ora di prendersela con qualcuno». Chissà perché, però, spesso e volentieri, questo “qualcuno” viene individuato nella persona di Laura Boldrini, che evidentemente, elettori e italiani considerano, più di altri, l’esponente che, dall’alto di una carica cruciale e rilevante, come quella da lei ricoperta, non ha agito, o almeno non sempre, nell’interesse primario degli italiani. Nasce da qui, allora, forse, l’accusa e l’hashtag di denuncia #PrimaGliItaliani, che rimbalza e riecheggia a loop come un mantra sul web. Da qui l’attacco estemporaneo dell’uomo in aeroporto, evidentemente uno dei tanti a non sentirsi sufficientemente considerato e protetto dalle politiche boldriniane a favore delle “risorse straniere”, e poco attente ai bisogni e alle realtà degli ospitanti. Nasce da qui la rabbia di molte realtà chiamate all’accoglienza coatta e all’arduo compito di un’integrazione spesso difficile da realizzare.
poverina come rosica
I migranti oggi sono l’avanguardia di questa globalizzazione, e ci offrono uno stile di vita che presto sarà lo stile di vita di moltissimi di noi:Indovinate chi lo ha detto.Chi lo ha detto fa paura?Vergogna!