Migranti, è il turno delle suore. Anche loro scendono in campo contro i “disumani”
All’appello mancavano solo loro, le suore. Non bastava l’esercito dei buonisti. Non bastavano i piddì che s’imbarcano per solidarietà, gli umani che imperversano in tv, i Cacciari e le Boldrini che urlano, i Saviano, i Vauro e le anime belle della sinistra. Ora l’appello è completo, anche le suore scendono in campo contro il decreto sicurezza. L’Unione delle Superiori Maggiori d’Italia, in un documento-manifesto firmato da suor Azia Ciairano, esprime la protesta: «Constatiamo che le azioni politiche, in particolare il decreto sicurezza, non solo aggravano le situazioni di vulnerabilità di diversi gruppi etnici che vivono sui nostri territori, ma mettono in atto il disprezzo dell’altro con la violazione sistematica delle principali regole della tutela umanitaria. Così pure il dilagare di atteggiamenti violenti che si stanno diffondendo sempre più, segna con la rabbia e l’intolleranza le nostre relazioni umane, sociali e politiche».
Le suore, il (presunto) razzismo e la religione
«Per noi religiose e religiosi – scrivono in riferimento alla Giornata mondiale in cui si celebra la Vita consacrata – è una giornata carica di significati: si rende grazie, si fa memoria e si rinnova l’impegno a vivere con passione, nella diversità dei carismi e ministeri, l’unico comandamento: l’amore a Dio e a ogni donna e uomo della terra, in particolare agli oppressi, ai poveri, agli esclusi, ai prediletti da Dio. È in questo nostro tempo abbruttito da forme palesi di negazione dei diritti umani, rifiuto del diverso, odio, razzismo e volgarità, che Dio ci chiama ad “alzarci in piedi” per dare oggi “voce” e concretezza al dono della nostra vita, affinché la luce della Speranza e della Profezia continuino a risplendere nella storia dell’umanità» . Il grido delle suore per denunciare che «tutto questo manifesta la negazione del Vangelo, e di questo noi siamo testimoni! Pertanto, nella giornata dedicata alla vita consacrata, ribadiamo la scelta e l’impegno ad abbracciare il futuro con speranza per vivere con audacia e libertà l’obbedienza al Vangelo di Gesù Cristo. Ci impegniamo oggi a tradurre in gesti concreti, semplici e quotidiani, il Vangelo dell’accoglienza, della solidarietà, della condivisione che rivelano la bellezza e grandezza della dignità di figli di Dio. Tutti ne siamo beneficiari, senza discriminazione».
Ok, se il cristianesimo non si occupa più della salvezza delle anime proverò ad andare dal mago Otello, magari lui qualcosa saprà.
Addirittura…
Quando nel 2000 c’era il gibileo se non pagavi 50 euro la notte x dormire le care suore ti lasciavano fuori io sono italiano e non le importava niente di cosa poteva succedermi restando a dormire fuori soldi no ne avevo, e ora queste ipocrite parlano di solidariera false bugiarde solo interessava loro i 50 euro giornalieri vergogna perche io ricordo di non aver avuto nessun aiuto da parte loro ne sono testimone.
Se vogliono far del bene che comincino a farlo agli italiani