Bimbo discriminato a Foligno, la famiglia presenta un esposto. Ecco la difesa del maestro (video)
Non hanno convinto le spiegazioni date da Mauro Bocci, il maestro di Foligno che ha messo un bambino nero spalle alla classe, additandone la diversità e replicando poi la scena anche con la sorellina in un’altra classe. Il docente si è giustificato parlando di un «esperimento», una «provocazione» per suscitare l’indignazione dei compagni di classe, nell’ambito di una lezione sulla Shoah. Ma questa lettura dei fatti, fornita da Bocci anche in una telefonata a Porta a Porta, non è riuscita a dipanare le ombre su un’iniziativa – quanto meno – assolutamente inopportuna, anche al di là degli intenti con cui poteva essere stata messa in atto. «Si è certamente trattato di un episodio di discriminazione», ha spiegato l’avvocato della famiglia dei bambini, Silvia Tomassoni, annunciando un esposto da parte dei genitori.
«Un esperimento di questo tipo non si fa»
«Stiamo andando a depositare l’esposto in procura. Saranno poi i magistrati a decidere, ma non è vero che i piccoli erano stati informati prima dell’esperimento (come sostenuto da Bocci, ndr), neanche gli altri docenti o il dirigente scolastico», ha chiarito il legale, spiegando che comunque, benché «molto scossi per l’accaduto», «i bambini stamattina sono andati regolarmente a scuola, li hanno accompagnati i genitori». «Ma è una famiglia provata», ha sottolineato ancora l’avvocato Tomassoni. «Non sappiamo cosa possa essere passato nella mente di questo insegnante, ma di certo – ha aggiunto – un esperimento di questo tipo non si fa. Noi stiamo andando a denunciare tutto».
Il ministro Bussetti sospende il maestro
Intanto Bocci è stato sospeso. A darne notizia è stato lo stesso ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, spiegando di essere «intervenuto direttamente ieri sera, quando ho appreso che non era stato preso un procedimento disciplinare immediato e diretto, ma solo formale». «Ho chiesto subito che si applicasse la disciplina corrente, quindi la sospensione in attesa che si concluda l’iter del procedimento disciplinare», ha chiarito il titolare di viale Trastevere. E solidarietà ai bambini e alla loro famiglia è arrivata anche dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che però ha anche replicato alle polemiche e alle accuse di chi lo ha indicato come “mandante morale” dell’accaduto: «Che sia sempre colpa di Salvini fa ridere i quattro angoli del mondo», ha detto il vicepremier.