Lega nel caos in Molise: due consigliere sfiduciano l’assessore. Interviene Salvini a muso duro
Grana molisana per Salvini. “Le due consigliere non parlano e non parleranno più a nome della Lega. Il Molise e la Lega hanno bisogno di gente che lavora, bene e in silenzio, non di personalismi e polemiche”. E’ dovuto intervenire il segretario della Lega a muso duro nella querelle sollevata da Aida Romagnuolo e Filomena Calenda sulla giunta regionale del Molise e contro l’assessore, nonché coordinatore regionale della Lega, Luigi Mazzuto: le due donne hanno chiesto le sue dimissioni dall’incarico nell’Esecutivo e il commissariamento del Comitato regionale del partito. Secondo la Calenda, Mazzuto “ha dimostrato inadeguatezza nel ruolo che ricopre, i problemi del Molise sono sotto gli occhi di tutti, ma non mi sembra che abbia portato un valore aggiunto nella soluzione delle problematiche”. Gli hanno dato dell’incapace.
Lega, la polemica prosegue sui social
Nonostante Salvini, le polemiche non si sono placate e le due consigliere insistono sui social a rivendcare le loro ragioni. “La cosa più bella per me, oltre la vicinanza di tutti i colleghi che fanno parte delle istituzioni, è stata ricevere la solidarietà di tutti i lavoratori della Regione. Amo ricordare che il Molise lo rappresento a suon di preferenze, il 22 aprile (elezioni regionali ndr.) hanno dovuto scrivere il mio nome e cognome sulla scheda”. Lo scrive su Facebook Filomena Calenda, subito dopo le affermazioni del leader della Lega Matteo Salvini. “Ad oggi – scrive Calenda – non risulta nessuna nota ufficiale firmata dal Segretario, ma vi è una dichiarazione fatta da una persona a lui vicina, che evidentemente non sa bene come si stanno evolvendo le cose in Molise. Sono nata leonessa e di certo non mi piegheranno scelte imposte da chi non vive il mio territorio ed impone scelte usando il suo potere”. Nessun commento esplicito da parte della capogruppo a Palazzo D’Aimmo, Aida Romagnuolo, che su Fb ha scritto un laconico “avanti tutta”, postando una foto che ritrae un gregge di pecore e nel mezzo un asino. Il caos è totale.