Inchiesta – 3/ Alla Raggi stanno per soffiare l’azienda dei rifiuti
Alla fine della storia potrebbe arrivare l’affare più ghiotto di tutti nel business dei rifiuti di Roma e del Lazio. C’e Chi punta alla privatizzazione dell’Ama. In questa inchiesta del Secolo d’Italia sulla Grande Monnezza si legano tanti fatti e risvolti clamorosi che sono ancora sottovalutati dai più. E la giunta Raggi – chissà quanto inconsapevolmente – sta preparando la fine della natura pubblica dell’azienda che svolge il servizio di raccolta dei rifiuti nella Capitale.
Quelle rivelazioni alla Pisana
Da pochissimo tempo è stato dato il benservito all’amministratore delegato dell’Ama, Lorenzo Bagnacani. In commissione ambiente alla regione Lazio probabilmente si è capito perché in tre ore di audizione. “Se il 2017 si chiude in perdita e così fosse anche per il 2018 – ha detto davanti ai commissari della Pisana – l’azionista di Ama (ovvero il Comune di Roma) può far rilevare una inefficienza dell’azienda e in base ad una delibera del 2015 (fatta sotto la giunta Marino) che apre le porte agli investimenti privati in caso di inefficienza del pubblico per un certo numero di anni, ecco che la natura pubblica di Ama potrà essere messa in discussione”.
“Difficoltà create a tavolino”
Almeno, il pregio della chiarezza. Ma non è finita qui, perché poi arriva la mazzata finale: “Nessuno ha mai dichiarato pubblicamente di voler privatizzare Ama ma se osserviamo la dinamica dei fatti vediamo che ci sono delle difficoltà che potrebbero essere state create a tavolino lungo il nostro percorso di risanamento, ecco che la natura pubblica di Ama può essere messa in discussione”.
Eppure, quelle dichiarazioni clamorose di Bagnacani avrebbero dovuto scatenare l’inferno. I Cinque stelle continuano a balbettare che Ama resterà pubblica ma non ci crede più nessuno. La sensazione è che il grande affare sia in preparazione e le carte stiano per essere calate definitivamente.
Chi bussa alla porta di Ama?
3 – Continua
Seconda parte http://www.secoloditalia.it/2019/03/inchiesta-2-tra-i-furbetti-della-discarica-il-primato-lo-conquista-virginia-raggi/