Bloccano lo striscione contro Salvini e Di Maio. Il Pd si scalda: prove di regime?
Una vignetta su uno striscione crea un nuovo “caso” in cui è chiamata a intervenire la Digos proprio durante le prime battute della alla manifestazione nazionale del pubblico impiego “Il futuro è servizi pubblici”, promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa a Roma. Il cartello su stoffa di 108 mq riporta un dialogo in dialetto romano tra i due vicepremier: «Mattè – dice Di Maio a Salvini – dicono che mettese contro il sindacato porta male»; «Sì Gigino, lo so, infatti mi sto a portà avanti col lavoro», risponde il leader del Carroccio mentre si fa un selfie con la maglia blu delle Uil Fpl… «Questa mattina – spiega il segretario generale Uil Fpl, Michelangelo Librandi – volevamo mettere lo striscione al Pincio perché molto grande. Abbiamo poi provato a metterlo per strada ma è intervenuta la Digos dicendo che visto che questo striscione era contro i due vicepremier e non poteva essere aperto»…
Roma, la Digos blocca un maxi striscione contro Salvini e Di Maio
Dunque, ancora uno striscione, stavolta è quello della Uil Fpl, bloccato dalla Digos perché ritraeva una vignetta satirica con dialogo dei due vicepremier. È successo in piazza del popolo a Roma dove è in corso lo sciopero nazionale del pubblico impiego e a riferirlo è lo stesso segretario generale Uil Fpl, Michelangelo Librandi. Il manifesto è stato poi portato in piazza del Popolo al gazebo della Uil e «mi dicono che ci sono delle persone della Digos che ci piantonano perché non lo dobbiamo aprire», fa sapere il numero uno della federazione impegnato nella giornata di mobilitazione e della manifestazione nazionale di Roma. Lo striscione, commenta Librandi, è «ironico. Non mi sembra che ci sia nulla di offensivo». Nella vignetta, conclude poi, «abbiamo ripreso una frase che dice spesso Barbagallo, ossia che “mettersi contro il sindacato porta sfortuna”»…
Il mondo Pd a rumore: si grida immediatamente alle «prove di regime»
Il mondo dem e dintorni a rumore: da Largo del Nazareno, il Pd fa sapere intanto attraverso un tweet della deputata dem Anna Ascani che «se fosse vero che la Digos ha vietato alla Uil di esporre uno striscione ironico su Salvini e Di Maio, saremmo di fronte ad una vera e propria prova di regime. Il presidente del Consiglio #Conte chiarisca subito. Le forze dell’ordine non possono essere utilizzate in questo modo». E subito gli fa eco, sempre dal social network, il cinguettio di un altro esponente dem, l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando che sottolinea: «Spero che la vicenda dello striscione “vietato” alla manifestazione di oggi non sia vera o frutto di un equivoco, altrimenti sarebbe un fatto gravissimo da chiarire con estrema urgenza».
NON HO PAROLE, HANNO DISTRUTTO L’ITALIA E HANNO ANCORA VOGLIA DI PARLARE, NON ESISTONO PIU NON LO CAPISCONO??