Quella piazza “impressionante” che spiazza tutti. Bentornata, Italia
Non è la piazza cruenta dei figli di papà
L’incomprensibile fuga di Forza Italia
E poi la piazza di ieri, che era lunedì. Solo un “pazzo” poteva chiamare una manifestazione di massa il primo giorno della settimana, ma era il giorno della fiducia al Conte bis. Ore 10.30, perfetto orario di lavoro, da manuale ci poteva stare al massimo un sit-in simbolico. Qualcuno da sinistra ha provato a dire che l’opposizione si fa in Parlamento e non per strada, non ha avuto granché seguito per scarsa credibilità e anche per evitare di fare pubblicità indiretta all’evento. Più fortuna mediatica ha avuto l’incomprensibile defilamento di Forza Italia, partito che notoriamente chiamò due manifestazioni oceaniche a piazza San Giovanni in situazioni simili. Si vocifera dei richiami di Renzi a Berlusconi in un nuovo centro mellifluo che aiuterebbe gli azzurri a fare alleanze a sinistra, limitando lo sputtanamento. Ma sarebbe la fine ingloriosa di una magia tutta italiana che, anche grazie all’iniziativa del Cavaliere, vede insieme popolarismo e populismo (o sovranismo) rendendo possibile la democrazia dell’alternanza dopo 50 anni di partito unico. Pericoloso, oltre che poco attendibile.
Rampelli,
è stata la piazza della “maggioranza silenziosa” che ha voluto dimostrare semplicemente che vuole partecipare alla res pubblica in modo attivo. E quale altro modo attivo di partecipazione e democratico può esistere rispetto al voto? Nessuno.
Nella storia italiana a mia memoria è esistita un’altra manifestazione altrettanto corposa esplosa in modo altrettanto spontanea e pacifica. La marcia dei quarantamila a Torino agli inizia degli anni ’80 del secolo scorso.
Il vero significato della piazza di ieri è stato che la marea ha iniziato a montare ed è pronta a dispiegare tutta la propria forza sino ad arrivare a travolgere e a pretendere di cambiare tutto e subito sempre in modo pacifico e democratico perché la folla si è messa alla ricerca di un partito e di una classe politica di cui aver fiducia dopo che tutti gli altri l’hanno tradita miliardi di volte.
E’ questa la forza straripante della vera Democrazia.