Case ai clandestini: Roberta Lombardi copia Zingaretti e firma l’emendamento della vergogna
Roberta Lombardi ha fatto il suo regalo di Natale. Ai migranti. Un dono sotto forma di emendamento, che si è tentato di far passare subdolamente alla Pisana. Lo ha denunciato Giancarlo Righini. Il consigliere regionale di FdI aveva denunciato il colpo di mano in commissione Bilancio. L’articolo 10 della legge di stabilità serviva a regalare case agli immigrati irregolari e a tutti coloro i quali non ne avevano diritto. Dopo una battaglia consiliare, che ha visto il centrodestra compatto, la proposta è stata ritirata dalla giunta di Zingaretti.
“Ha fatto il copia incolla della norma Pd”
Ora, come scrive la pagina Fb di Sette Colli, «a rimetterla sul tavolo, per proporla alla discussione in aula, non è stato di nuovo Zingaretti, o un consigliere del Pd, o uno dell’estrema sinistra. No, è stata l’insospettabile Roberta Lombardi. L’esponente grillina «ha praticamente fatto il copia e incolla. A sventolare l’emendamento nell’aula della Pisana, proprio Righini, per svergognarla».
L’emendamento della vergogna firmato Roberta Lombardi
Che cosa prevede l’emendamento? Una sanatoria alle occupazioni abusive stabilendo addirittura la deroga ai requisiti stabiliti per l’accesso ordinario. In pratica una norma che ha il solo obiettivo di riservare una quota consistente di abitazioni da riservare alla sanatoria delle occupazioni abusive dei centri sociali e degli immigrati irregolari. Stavolta non è stato un rappresentanza della maggioranza di cenrosinistra, ma la potente grillina, già candidata alla presidenza della Regione.
Roberta Lombardi fa come Virginia Raggi
Roberta Lombardi si comporta in pratica come Virginia Raggi. In pubblico dicono di essere equidistanti tra destra e sinistra, nei fatti sono la costola del Pd. Prendete cosa ha fatto la sindaca di Roma. Dei cinquantacinque alloggi che l’amministrazione grillina ha sbloccato lo scorso dicembre, il 40 per cento è stato assegnato a stranieri. La denuncia di Fratelli d’Italia registra un dato di fatto. «ll nome più frequente è Mohammed, che nella lista compare ben sei volte, poi c’è Fatiha, Banday Ali, Kabir, Abdel, Moustafa, Vadim, Fatou, Theresiamma, Gerald, Vivian, Maryam, Edna, Valentyna, Czeslawa. Anche se non sembra, l’elenco di questi nomi, mette in fila uno dopo l’altro i nuovi inquilini dei 55 alloggi popolari (53 quelli presenti nel documento) assegnati a Roma dall’amministrazione grillina nel dicembre dello scorso anno». Ora la Lombardi ci prova su larga scala. Non solo Roma, ma anche la Regione Lazio. Più rosse che mai. Di vergogna.
Concordo . Lo sconforto che provo è pari all’inquietudine suscitata da fatti così clamorosamente anti italiani . Davvero una totale vergogna . Incompetenti !