Coronavirus, vertice al ministero della Salute: “L’Oms dichiarerà l’emergenza globale”
“La mia opinione è che al ritorno dalla visita in Cina del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms)”, in corso in queste ore per una ricognizione sull’emergenza coronavirus, “possa esserci un ulteriore approfondimento e ritengo sia possibile, probabile addirittura, che l’Oms prenda la decisione non assunta nei giorni scorsi” di dichiarare il nuovo coronavirus un’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale. A dirlo il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione oggi alla commissione Affari sociali della Camera.
“L’Oms – ha ricordato – si trova di fronte a un’emergenza molto seria e grave e dobbiamo avere fiducia su chi ha tutti gli elementi” per agire. “La prima decisione di non sancire l’emergenza sanitaria di rilevanza internazionale, questa è opinione mia, è stata anche frutto di una valutazione fatta sulla base di misure da parte del governo cinese oggettivamente molto forti e apprezzabili: stiamo parlando di misure molto serie, con cui sono stati isolati milioni di abitanti. Misure non soft, insomma. Da parte dell’Italia c’è piena fiducia nelle istituzioni internazionali”, ha ribadito il ministro precisando che “non ci sono ragioni di allarmismo”.
Coronavirus, in attesa dell’allerta dell’Oms
“Abbiamo fatto una scelta: rispetto alle indicazioni che sono arrivate finora, il livello di attenzione che l’Italia ha provato ad attuare è sicuramente più alto di tanti altri Paesi e lo abbiamo fatto semplicemente per precauzione, perché riteniamo sia utile in questa fase avere un livello di attenzione più alto”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine di un’audizione sul coronavirus in commissione Affari sociali della Camera.
Coronavirus, cosa bisogna sapere
“E’ evidente che continueremo ad avere questo approccio – ha aggiunto – ma diventa poi fondamentale il coordinamento con tutti gli altri Paesi europei e del mondo. Noi lo stiamo sollecitando il più possibile e credo al momento stia funzionando”. Speranza ha ricordato che l’Italia “ha implementato controlli aeroportuali nei confronti dei cittadini provenienti dalle zone della Cina” più a rischio. “Quindi il nostro Paese si sta ispirando a un principio di precauzione, con accurate misure controllo. Sono convinto che l’attuale situazione potrà essere gestita al meglio con la collaborazione fra istituzioni nazionali, regioni, Ordini professionali. Dobbiamo perseverare e intensificare l’intesa, potenziando la comunicazione e attuando le migliori prassi ritenute idonee”.
E ALLORA FERMIAMO L’INVASIONE DELL’ITALIA – Cosa faremo se dall’area di servizio dell’autostrada A11 – che solo ieri è stata isolata per precauzione dopo lo svenimento ed il ricovero di una turista cinese – si venisse a scoprire che il virus è già arrivato in Italia? Spalancheremmo i porti agli invasori?
Bella domanda vero ?