Pacchi dalla Cina? Ecco le più diffuse fake news sui social smascherate dall’Oms

3 Feb 2020 15:33 - di Redazione
Fake news

Coronavirus e fake news. Scendono in campo le massime istituzioni sanitarie nazionali e internazionali per smascherarle. Si sta diffondendo infatti un’altra epidemia, quella delle notizie false e delle teorie complottistiche. Che si diffondono più velocemente del virus. E’ bene fermarle. Punto primo, diffidare assolutamente delle catene di messaggi telefonici che inducono a credere alla possibilità che ci si possa infettare da animali e pacchi postali. Attraverso la sua sede centrale a Ginevra, i suoi sei uffici regionali e i suoi partner, l’Oms sta lavorando 24 ore su 24  per identificare le dicerie più diffuse, potenzialmente dannose per la salute pubblica, come le false misure di prevenzione o di cura

Le mascherine non servono

L’Istituto Superiore Sanità (Iss) ha pubblicato un tweet in cui raccomanda infatti  di “non dare credito a fonti non ufficiali:  come messaggi vocali su social e app di messaggistica”. Il presidente, Silvio Brusaferro, ha dovuto precisare in un video che “l’uso delle mascherine in una persona sana non ha particolare utilità”. Mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha messo a punto un vademecum, rilanciato su Twitter in cui sfata i falsi miti, che viaggiano più rapidamente del virus.

Cani, gatti e altre fake news

Cure fasulle, metodi di prevenzione senza fondamento, confusione sulle informazioni sanitarie, terrorismo psicologico e pseudosanitario. Ecco ripristinate alcun verità. Allo stato attuale, precisa l’Oms, non ci sono prove che animali da compagnia possano essere infettati dal nuovo coronavirus. “Tuttavia, è sempre una buona idea lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali domestici, per proteggersi da vari batteri comuni come E. coli e Salmonella”.

Pacchi dalla Cina?

Una preoccupazione diffusa e ridicola è quella di ricevere una lettera o un pacco dalla Cina. “E’ sicuro”, assicurano Oms e Iss:  “Da precedenti analisi –  assicurano gli esperti – sappiamo che i coronavirus non sopravvivono a lungo su oggetti, come lettere o pacchi”. Insomma, il Coronavirus non si trasmette per posta.

Ancora. Gli antibiotici non sono efficaci nella prevenzione e nel trattamento del coronavirus poiché non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Tuttavia, le persone ricoverate in ospedale per il 2019-nCoV, potrebbero riceverne perché è possibile una coinfezione batterica. Ad oggi, inoltre, non esiste un medicinale per prevenire o curare il nuovo coronavirus. “Alcuni trattamenti specifici sono in fase di studio” e “questi sforzi di ricerca vedono impegnata anche l’Oms, con una serie di partner. Tuttavia, “le persone infette dovrebbero ricevere cure adeguate per alleviare e trattare i sintomi”.

Vaccini, altre fake news

Altra fake news. I vaccini contro la polmonite non forniscono protezione contro 2019-nCoV. “Il virus è nuovo e diverso. Ha bisogno del suo vaccino”, che è ora in fase di studio.

Le persone di tutte le età possono essere infettate. Anche se “ quelle anziane o con condizioni mediche preesistenti, come asma, diabete e malattie cardiache, sembrano essere più vulnerabili ad ammalarsi gravemente”. L’Oms consiglia quindi “alle persone di tutte le età” di prendere provvedimenti per proteggersi dal virus, ad esempio seguendo una buona igiene delle mani e coprire le vie aeree quando si starnutisce o si tossisce.

Commenti

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  • giovanni vuolo 3 Febbraio 2020

    Per quanto riguarda l’impossibilità di trasmissione tra animali ed uomo, è rasserenante che esso venga escluso. Ciò nondimeno vorrei ricordare che non esiste solo il coronavirus, e che ,personalmente, sono disgustato dalla imperante cultura di dover accettare i nostri amici animali nei supermercati, nei ristoranti, etc. Oggi al supermercato, davanti a me, in fila alla cassa, una signora portava in braccio un cagnolino, raffreddato, che starnutiva. Vi lascio immaginare con quanto entusiasmo ho fatto lo scontrino per i generi alimentari acquistati. Gli animali lasciano peli, e molte persone soffrono di gravi allergie. Dunque basta con questi animalisti ad oltranza !!! L’amore per gli animali domestici è un conto, l’igiene è cosa diversa. Se si pensa che per rispettare la salute del prossimo si inibisce, giustamente, il fumo nei luoghi pubblici, a maggior ragione bisognerebbe tutelare tutti in tema d’igiene . Perciò viva gli animali domestici, che tutti amiamo, ma rispetto per l’igiene e la salute delle persone. E nemmeno si può pretendere che tutti debbano amare gli animali, ed imporre la loro presenza. Anche coloro che non condividono la nostra simpatia per gli amici a quattro zampe, meritano rispetto.