Giorgetti: «Pesante attacco contro tutti i partiti. La Lega pagherà un conto salato»
«Per me vale sempre il principio della presunzione di innocenza». Alberto Giorgetti, deputato del Pdl di nascita “padana”, è molto prudente, preferisce vedere le carte prima di dare un giudizio sull’ingarbugliato caso Belsito. Però qualche idea se l’è fatta sul blitz della Guardia di Finanza e sulla tempesta giudiziaria che ieri ha messo a dura prova i nervi della Lega.
Le ipotesi di reato sono pesanti e vedono in campo tre procure della repubblica…
L’impressione è che ci sia un’azione giudiziaria molto dura nei confronti della politica e dei partiti in generale in una stagione di difficoltà trasversale. Mi sembra che siano stati colpiti un po’ tutti i movimenti.
Adesso si accaniscono proprio sulla Lega che tuonava contro la corruzione di “Roma ladrona”…
Ormai il Carroccio ha perso la verginità e credo che pagherà molto in termini elettorali alle prossime amministrative di maggio, sulle quali ha investito per fare il fatidico salto di qualità. Penso soprattutto al Veneto: la cosa non mi rallegra perché questo polverone determina un’ulteriore incertezza e un progressivo allontanamento dalla partecipazione al voto dei cittadini. Si rischia un disconoscimento delle istituzione che può alimentare nuove tensioni sociali.
Lei conosce bene la Lega, che ricadute avrà sugli equilibri interni? Maroni ha scaricato il tesoriere, ha detto che «chi sbaglia deve pagare» e ha ricordato di aver chiesto tempo fa le sue dimissioni. A “Radio Padania”, invece, denunciano «l’attacco dei poteri forti»…
Francamente mi sembra che Maroni non abbia molti titoli per dare lezioni. A Verona quando alcuni dei “suoi” sono stati inquisiti non ricordo nessuna dichiarazione in questo senso. Non mi sembra che quando il sindaco di Sommacampagna, Gianluigi Soardi, è stato inquisito, Flavio Tosi abbia chiesto le sue dimissioni. Si adoperano due pesi e due misure.
Personalmente che idea si è fatto del presunto coinvolgimento di Bossi?
Non ci credo. Tutti conosciamo il leader della Lega, il suo modo di vivere e il suo percorso politico. Su questo aspetto sono molto vicino alle considerazioni che ha fatto Nicolò Ghedini.
Che ha messo la mano sul fuoco sull’innocenza del senatùr…
Esattamente…
Alla luce di queste ultime vicende cambierà ancora il rapporto tra il centrodestra e la Lega?
Il rapporto rimane molto difficoltoso.
Quindi un possibile riavvicinamento non è all’ordine del giorno, neppure in vista delle politiche?
Personalmente, e per quello che ho potuto verificare, l’alleanza con la Lega non è recuperabile, non credo sia possibile ritornare allo schema del binomio Pdl più Lega.Certe scelte, anche recenti, puntano a un progressivo allontanamento. Di fronte a nuovi scenari futuri, però, potrebbe concretizzarsi una nuova dialettica ma non un’alleanza sul modello passato.