Massimo Corsaro: «La spending review? Tanta propaganda…»
«Il governo? Qualcuno di loro deve aver avuto un trauma da bambino con qualche farmacista». Massimo Corsaro, vicecapogruppo vicario del Pdl alla Camera, cerca una spiegazione “psicoanalitica” per raccontare i tagli al settore farmaceutico nell’ambito della spending rewiew, che hanno già portato Federfarma a proclamare una serrata per il 26 luglio. E spiega: risparmiamo dove veramente serve, altro che i soliti tagli lineari e le patrimoniali occulte…
Corsaro, che idea si è fatto di questa spending review?
Partiamo da un punto fermo: fare dei tagli, in Italia, è necessario e doveroso. Anzi, li vorremmo ancora più efficaci. Bisogna valutare i costi standard della pubblica amministrazione e intervenire chi se ne distanzia. Premiare i virtuosi e punire chi opera male. Se invece torniamo ai soliti tagli lineari e indiscriminati bé, allora si tratta solo di un’occasione perduta.
Gli interventi nel settore farmaceutico stanno facendo discutere…
C’è poco da dire, posso solo solidarizzare completamente con i farmacisti. Che cos’è questa, una patrimoniale nascosta? Che senso ha trasferire banalmente soldi dal privato al pubblico anziché intervenire sulla pubblica amministrazione? Peraltro non è la prima volta che il governo se la prende con i farmacisti, sembra quasi che qualcuno di loro sia stato traumatizzato dai farmacisti quand’era piccolo…
Ha fatto impressione anche la notizia del taglio dei posti letto negli ospedali.
Mera propaganda. La verità è che molte strutture andrebbero abolite. Noi abbiamo avuto per anni la mania di costruirci il pronto soccorso sotto casa anche a costo della credibilità professionale di queste strutture. Non è un caso che le regioni in cui la sanità funziona meglio – Lombardia, Veneto, Emilia Romagna – hanno per prima cosa tagliato le strutture inutili e poi valorizzato quelle davvero necessarie. Ma rifiutarsi di far questo e poi tagliare i posti letto che senso ha? Qui non si ha il coraggio di chiudere le strutture ospedaliere inutili e allora si lanciano messaggi del tutto propagandistici.
Intanto Monti potrebbe restare in politica anche dopo il 2013: una risorsa da sfruttare o un incubo da scongiurare?
Un incubo, senza ombra di dubbio. Dal quale spero si vogliano svegliare presto anche tutti gli amici del Pdl. Se invece parteciperemo a strani pateracchi non avremo davvero più argomenti per tornare dal nostro popolo a chiedere il voto. Noi dobbiamo rappresentare un’area popolare, moderata, conservatrice, in tutto e per tutto alternativa al centrosinistra, altrimenti non abbiamo futuro.