L’origine dei nostri guai? Il cartellino giallo-socialista
Tutti i guai cominciarono proprio nel novembre di dieci anni fa a opera di un socialista doc, Pedro Solbes. Fu lui, da commissario europeo agli Affari monetari, a inventarsi il famoso “cartellino giallo” da tirar fuori, come fanno gli arbitri di calcio, e sbatterlo in faccia ai Paesi in difficoltà economiche. Una sorta di prima ammonizione dopo la quale – in caso di ulteriore intervento falloso – sarebbe scattato il cartellino rosso e quindi l’espulsione. Partì la crociata del rigore. Il paradosso è che anche dieci anni fa – come oggi – le due vittime “sacrificiali” furono identificate nell’Italia e nella Grecia che avevano debiti molto alti: dopo l’estrazione del cartellino giallo sarebbero state costrette a indicare un ferreo calendario di riduzione. E come al solito, quando si parla di calendario ferreo, si finisce per presentare il conto alla gente comune, con freddezza. Dal 2002 a oggi la situazione è peggiorata, con l’Europa considerata una specie di mostro a tante teste, pronta a prosciugare anche i piccoli risparmi custoditi nei portafogli. Il rigor Montis deriva proprio da queste logiche e dai condizionamenti della Merkel. Tutta colpa del “padre” dell’Europa-killer: Solbes. Un socialista. Membro della “Commissione Prodi” e ministro di Zapatero. Dalla lotta operaia alle stangate per gli operai.