Rai, il Pdl critica Gubitosi sui compensi

7 Dic 2012 0:04 - di

«Prendo atto e rispetto le decisioni prese a maggioranza dal consiglio di amministrazione ed ho ritenuto opportuna una pausa di riflessione». Il presidente Rai, Anna Maria Tarantola, torna in commissione di Vigilanza Rai e dopo le polemiche sollevate dal Pdl, frena sul regolamento per i lavori consiliari, bocciato per sette voti a due la settimana scorsa dal consiglio di amministrazione. «La mission è essenziale per il futuro della Rai – ha proseguito Tarantola -. Per delinearla al meglio stiamo portando avanti una discussione con due comitati consiliari, che stanno lavorando molto bene. L’obiettivo è fornire un prodotto di qualità, non commerciale, anche a costo di perdere qualche punto di share, anche se non credo che sarà così». «Faremo pubblicità sulla nostra offerta – ha aggiunto il presidente Rai -, è poco conosciuto ad esempio che abbiamo un canale che diffonde l’opera e il teatro». «Sulla fiction – ha detto inoltre -, stiamo lavorando al piano per il 2013. Parte della fiction e dell’intrattenimento ci viene dal passato. Stiamo lavorando di più sulla contemporaneità, per un diverso modo di guardare al mondo femminile e ai giovani». Ieri in Vigilanza c’era anche il direttore generale Luigi Gubitosi, che ha così analizzato la controversa nomina di Mario Orfeo alla direzione del Tg1. «Il mio lavoro consiste nel trovare il massimo del consenso, ma tra gettare la palla in tribuna e andare avanti, preferisco andare avanti. Comunque, non hanno votato Orfeo due consiglieri di sinistra e due di destra e quindi è finita pari e patta», ha detto Gubitosi. «Non è una questione di grande centro, ma si è trattato di un pareggio – ha aggiunto replicando ai commissari -. Sarebbe stato meglio avere più voti, ma penso che abbiamo fatto la cosa giusta». Il dg ha anche parlato dei compensi di star, artisti e conduttori, spiegando che «sono in fase di riduzione, forse non ancora sufficientemente significativa, ma sensibile». Il Pdl, a parte i compensi delle star, non s’è però dichiarato soddisfatto dalla risposta di Gubitosi all’interrogazione sulla pubblicazione sul sito web dell’azienda dei compensi dei dipendenti e dei collaboratori. Alessio Butti e Renato Brunetta si chiedono «che ne è dell’efficienza della Rai del governo tecnico sistematicamente evocata dal presidente Monti?». «Si legge nella nota – Da mesi siamo in attesa che la commissione paritetica esprima un parere sul delicato tema della pubblicazione dei compensi, ottemperando alle richieste di trasparenza e di rigore avanzate dal Parlamento e confluite nel contratto di servizio Rai per il triennio 2010-2012».
«Non ci interessa quali ostacoli abbiano rallentato il lavoro di suddetta Commissione – proseguono Butti e Brunetta -, il ministro Passera la metta in condizione di lavorare, ponendo fine a questa melina insopportabile. Non è accettabile la proposta Rai di procedere alla pubblicazione dei compensi secondo valori aggregati: tutti i cittadini che pagano il canone devono sapere con chiarezza come vengono spesi i propri i soldi».

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