Monti ridefinisce il male assoluto: Berlusconi+Camusso

24 Gen 2013 21:16 - di Marcello De Angelis

Chiarito ogni possibile dubbio: Monti vuole governare con Bersani e Vendola. La “salita” in politica (anche il rigurgito sale) è finalizzata solo a raccogliere una percentuale sufficiente a mettere in scacco la governabilità ricattando il centrosinistra. Un’ulteriore ipoteca sulla sovranità del popolo italiano. Con Bersani è un alternarsi di bastone e carota. Monti dice che non è più questione di destra e sinistra, ma poi aggiunge che la destra voleva ostacolare il decreto sulle incandidabilità, dando per scontato che gli italiani (con la cura di amnesia giornalistica) abbiano dimenticato che si fa riferimento ad un provvedimento che porta il nome di Alfano e fu varato dal governo Berlusconi. Poi, rilancia dicendo che tutti i “riformisti” dopo le elezioni debbono mettersi insieme per continuare le riforme. Riforme già fatte e sulle quali non si può tornare indietro. Riforme storiche – dice – e inevitabili. Quali? Forse quella delle pensioni, copiata (male) dalla proposta del ’95 del governo Berlusconi, allora affondata dal centrosinistra e rilanciata da lui frettolosamente e con i conti fatti male, tanto da creare il nuovo inconcepibile fenomeno degli esodati. Poi c’è la riforma del lavoro della Fornero, che lui stesso dice che non va bene e va cambiata, ma sostiene che gli è venuta male perché la Camusso s’è messa di traverso. Poi, dice, tante altre riforme… Quali? Non ce ne viene in mente francamente nessun’altra, né economica, né fiscale, né sociale, né costituzionale. I fan montiani te lo dicono come se fosse un dato acquisito che Monti ha fatto numerose e radicali riforme, ma nessuno sa quali siano. Nemmeno l’Imu se l’è inventata lui – e lo rivendica. Ma anche questa l’ha copiata male: chi l’aveva concepita l’aveva chiamata “imposta municipale unica” perché doveva eliminare tutte le altre, invece lui l’ha aggiunta a quelle che c’erano prima e poi ne ha aggiunte altre due… Un fenomeno, bisogna riconoscerlo. Quindi, chi vuole ancora storiche riforme del genere, voti per Monti. O voti anche per Vendola o Bersani, tanto alla fine si finisce nella stessa padella…

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