A Carnevale ogni scherzo vale (ma non per il Prof)
Non è più Carnevale se tra le maschere sui carri ce n’è una che scotta, quella di Mario Monti. Non s’ha da fare, è stato il diktat manzoniano. E così a Cento la tradizionale sfilata prevista per il 24 febbraio è a forte rischio, zero trombette, zero coriandoli. Il tecnopremier non può essere preso in giro, come avviene tutti gli anni per i personaggi famosi sia della politica italiana e internazionale sia dello spettacolo e dello sport. Figuriamoci, un professorone di tale calibro, un cattedratico, un “bocconiano”, presentato in versione di cartapesta con tanto di sfottò e per giunta a ridosso delle elezioni. Inoltre potrebbe esserci pure la maschera della Merkel e sarebbero dolori. Il mascherone resterà ai box e se proprio gli organizzatori ci tengono a raffigurare Monti, i curiosi in festa dovranno attendere almeno una settimana in più, perché l’unica soluzione è far slittare la sfilata. Due pesi e due misure se da Monti passiamo al Cavaliere: sembra infatti confermato che uscirà il 5 febbraio, sempre in piena campagna elettorale, il film-documentario dal titolo S.B. Io lo conoscevo bene diretto in tandem da Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella, presentato lo scorso novembre al Festival del Cinema di Roma. Fin troppo scontato è che S.B. sta per Silvio Berlusconi e che la pellicola sia contro di lui: non a caso gli attori si sono fatti fotografare con tanto di maschere sbeffeggianti il Cavaliere. E – tanto per restare in tema – a ridosso del voto ci sarà anche il Festival di Sanremo, con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, che hanno creato una forte polemica per le frasi contro Berlusconi. Ma si sa… c’è chi può e chi non può. Scherza con i fanti ma lascia stare Sua Santità Mario Monti, su di lui non sono gradite ironie. Conservatevi i coriandoli, sarà per la prossima volta. Magari quando perderà le elezioni.