E Letta “la sfinge” scopre che ama chiacchierare con Silvio su Twitter…
Lui rigoroso, discreto, una Sfinge felpata, impenetrabile, dalle parole soppesate. Gianni Letta. Ve l’immaginate l’ insostituibile “Mazzarino” della segreteria politica del Pdl “twittare” allo scoperto e in maniera civettuola con Silvio Berlusconi? Non riusciamo a immaginare niente di più lontano dell’ostentato mondo dei social network dal sobrio e taciturno Letta. Eppure «tra le tante cose che circolano impropriamente su Twitter è spuntato anche un fantomatico dialogo tra me e Berlusconi mai avvenuto, eppure accreditato come vero», racconta sconcertato. E ci tiene a precisare che «non è mio quel profilo, non è mio quel cinguettio demenziale. Non mi appartengono né quei messaggi, né quei giudizi». Se non è suo il profilo, chi sarà questo Fantomas abile nei mascheramenti che si insinua con disinvoltura tra i “cinguettii”? C’è da capire che se le sia presa a male uno come Letta che ha fatto della discrezione e della serietà uno stile di vita e una garanzia di affidabilità. No, neanche se lo vedessimo con i nostri occhi crederemmo che si lasci tentare dalla “teatro” di Twitter, Facebook e quant’altro. «E solo un falso ignobile e mortificante per chi lo ha fatto, per chi lo ha raccolto e per chi lo ha diffuso. Uno scherzo fortunatamente tanto grottesco da apparire incredibile all’evidenza. È una di quelle “tante cattiverie” fraudolentemente affidate alla rete di cui parlava proprio ieri Berlusconi». Gianni Letta parla di «perfida invenzione di qualche fantasia malata di cui saranno chiamati a rispondere in sede giudiziaria tutti coloro che hanno concorso a realizzarla e a diffonderla», ha annunciato. Con la diffida a Twitter dal continuare nell’abuso, e l’invito a tutti gli altri mezzi a «non attribuirmi frasi ed espressioni da me mai pronunciate».