Gasparri: «La frase di Berlusconi? Strumentalizzata per distrarre dallo scandalo Mps»

29 Gen 2013 14:27 - di Redazione

«Essendo la sinistra in difficoltà per la questione del Monte dei Paschi di Siena non è parso vero ad alcuni trovare un appiglio per portare sulle prime pagine un’altra polemica». Così Maurizio Gasparri intervistato da Repubblica Tv sulle frasi di Silvio Berlusconi sul Duce e sul fascismo. «Nessuno può dubitare – ha commentato il presidente dei senatori Pdl – dei sentimenti democratici di Silvio Berlusconi e nella giornata in cui si è ricordato questo orrore della Shoah, i suoi sentimenti di partecipazione erano molto chiari. Poi il dibattito storiografico è un’altra cosa. Non era quello il momento e l’occasione per giudizi di quel tipo. Poi se prende un libro di De Felice o una conferenza di Paolo Mieli trova concetti non molto dissimili». Tuttavia, ha osservato Gasparri, «l’occasione e il momento hanno favorito una strumentalizzazione polemica francamente spropositata. Fatto sta che bisogna essere molto chiari su questi temi.  Soprattutto in momenti in cui la memoria collettiva richiama l’orrore di queste pagine e bisogna dire che il fascismo non fu soltanto colpevole per l’orrore delle leggi razziali, ma anche per la persecuzione degli oppositori e la negazione della democrazia, nulla attenua quegli orrori». Detto questo, ha aggiunto il capogruppo in Senato del Pdl «non possiamo inondare le paludi pontine, che furono bonificate, o abbattere gli edifici che furono edificati in quel periodo». Una frase pronunciata in un contesto sbagliato, ha argomentato Gasparri che ha fatto uscire provvisoriamente dall’angolo il Pd di Bersani sulla gestione disinvolta di una delle principali banche italiane. Un caso su cui «c’è una certa reticenza da parte dell’informazione pubblica e privata», malgrado si tratti di «uno scandalo che per dimensioni oscura tanti altri casi».

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