Lazio: Storace incassa anche il via libera di Fratelli d’Italia
«Si amplia la coalizione che mi sostiene come presidente, si aggiunge anche Fratelli d’Italia, ma tra poco sarà lo stesso Fabio Rampelli a comunicarlo». Così il candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Lazio Francesco Storace, intervistato da Paola Saluzzi su Sky tg24, annuncia il via libero del partito di Giorgia Meloni. «Io sono amico di Giorgia – aveva anticipato il segretario de La Destra a Uno mattina – e la considero una delle potenziali leader del futuro, e paradossalmente anche se si fosse candidata contro di me, non significherebbe che è un nemico ma una persona che ha fatto una scelta diversa». A proposito dei dati elettorali, che lo danno in svantaggio rispetto a Zingaretti, candidato del centrosinistra, Storace ha ricordato il passato: «Si vada a riprendere i sondaggi della campagna elettorale del 2000 e allora sarà più prudente…Ho vinto quando perdevo, ho perso quando vincevo». Sarà in campo con Storace anche Bruno Prestagiovanni, che ha annunciato le dimissioni da presidente dell’Ater e che faceva parte della famosa lista Pdl non presentata nel 2010: «Ero uno dei tanti esclusi – ha affermato – ci riprovo. Senz’altro, se eletto, continuerò a occuparmi di casa, è una esperienza che mi ha dato moltissimo».
Nel pomeriggio formalizza l’adesione di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli: «Crediamo che siano i programmi a determinare le alleanze. La fase del lungo confronto é stata proficua per l’individuazione degli obiettivi concreti che interessano famiglie, persone e imprese. Continuiamo a considerare sbagliati i metodi che hanno portato all’individuazione del candidato di coalizione, ma la coerenza per il nostro movimento è un bene irrinunciabile. Per questo – prosegue Rampelli – mettiamo al primo posto gli interessi della comunità cittadina. Batteremo il centrosinistra di Nicola Zingaretti e garantiremo alla Regione Lazio un buon governo per i prossimi cinque anni. Fratelli d’Italia porterà in Regione rinnovamento, onestà e libertà dai poteri forti».