Monti sbaglia anche lo sponsor: in ginocchio dalla Merkel, la più “odiata” dagli italiani

31 Gen 2013 18:33 - di Francesco Signoretta

Si era illuso di poterle porgere su un vassoio d’argento la vittoria elettorale. E invece – con i sondaggi che circolano – è stato costretto a cambiare programma e ad andare da lei per chiederle un aiuto, l’ennesimo, forse l’ultimo. Una ciambella di salvataggio che difficilmente lo riporterà a riva. La strana coppia si è ricomposta per qualche ora: Monti è tornato dalla Merkel e si è rimesso in ginocchio, come ironizza il popolo del web scimmiottando la canzone di Gianni Morandi. La scusa è il Consiglio europeo sul bilancio, in agenda per i prossimi giorni, ma in realtà il Professore e alla ricerca di sponsor internazionali, per tentare il rilancio della sua immagine ormai appannata. Prima Olli Rehn, adesso la cancelliera tedesca, sullo sfondo le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. La tesi è sempre la stessa: senza il tecnopremier a Palazzo Chigi i mercati potrebbero reagire male e lo spread risalire. Una storiella che non convince neanche il più sprovveduto degli elettori. E tra l’altro, tra tutti gli sponsor, ha scelto la Merkel, e cioè il personaggio che più è inviso agli italiani. E se Monti voleva per un attimo far dimenticare la montagna di tasse che ha rifilato a tutti, nel momento in cui si è fatto fotografare con la “divina Angela” ha combinato il pasticciaccio, perché è lei che ha imposto le stangate. Non a caso a Berlino il Professore è più popolare che qui da noi, perché quello che gli italiani hanno pagato si poi è trasferito, attraverso lo spread, a finanziare i costi del credito in Germania, con i tedeschi che, nell’ultimo anno, hanno pagato tassi bassissimi per  il credito alle loro aziende. Lo stesso Monti ha fatto presente alla Merkel – a beneficio solo della sua campagna elettorale – che nel 2011 siamo stati il primo contribuente netto al bilancio Ue, finendo così per sobbarcarci anche una parte delle crisi di Grecia, Portogallo e Spagna, mentre tiravamo la cinghia. E questo, secondo i giornali “amici” del (fu) tecnopremier, sarebbe stato il colpo di reni. Ben poco, dopo la politica lacrime e sangue imposta al Paese, Il paradosso è che la Merkel ha detto che in sede europea Monti si impegna con durezza «per difendere gli interessi italiani»: a Roma nessuno se n’era accorto, anzi, erano tutti convinti del contrario. Perché le famiglie sono in sofferenza più oggi che un anno e mezzo fa e, secondo l’Eurispes, vivono low cost e intaccano i risparmi in attesa che qualcosa cambi. Iniziando proprio con l’inquilino di Palazzo Chigi.

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