Ansa: 17 lanci per 5 comunisti e un finiano
La notizia è effettivamente sensazionale: sei candidati ed esponenti di quasi tutti i partiti impegnati a cercare di arginare il nuovo Ciclone Berlusconi si sono ritrovati a braccetto a fare un teatrino sotto Palazzo Grazioli. C’erano Luca Nicotra della organizzazione di campagne Avaaz, Flavia Perina (Fli), Luigi Nieri (Sel), Marianna Madia (Pd), Gianfranco Mascia (Rc), Stefano Pedica (Cd) , Nando Bonessio (Rc). Si sono fatti fotografare con una grande riproduzione della lettera che offre il rimborso per l’Imu e lo slogan “il nostro voto non è in vendita”. Il che è, almeno per alcuni, storicamente dibattibile, se si pensa ai passaggi da un fronte all’altro che hanno fatto alcuni dei candidati in questione, già eletti in altri partiti e passati ad altro fronte. Ma lasciamo stare le facili ironie (sarebbe anche da vedere quanti di loro pagano l’Imu e quanti vivono in case intestate ad altri). La cosa veramente sensazionale è che la principale agenzia di stampa italiana – cioè l’Ansa – su una idiozia del genere abbia fatto diciassette lanci consecutivi di foto dei quattro “disgraziati” che giocano e ridono. Ma ancor più sensazionale del sensazionale è il titolo – a dir poco fuorviante – dei lanci, che identifica i cinque candidati impegnati in un teatrino da campagna elettorale come generici “cittadini che protestano contro…”. Non c’è niente da fare, che si tratti di economisti che taroccano i curricula o di giornalisti che taroccano le notizie, il problema dell’Italia è sempre lo stesso: troppi italioti e pochissimi italiani.