«Arrendetevi, siete circondati»: 20 anni fa per quello stesso slogan i giovani del Msi vennero denunciati
«Come cabarettista Beppe Grillo mi è sempre piaciuto, ma questa volta mi ha deluso, lui o chi gli ha scritto i testi, perché lo slogan “Arrendetevi, siete circondati”, che ha usato nel comizio di Milano, è un plagio. A lanciarlo, il primo aprile del 1993, sono stati infatti i militanti del Fronte della Gioventù che lo portavano scritto sulle magliette durante il voto della Camera per l’autorizzazione all’arresto di Craxi». Così Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia, sul vocabolario riesumato dal leader del Movimento Cinquestelle.
«Per quella maglietta che dietro aveva anche la scritta “Elezioni subito” – prosegue l’ex ministro della Difesa – decine di ragazzi vennero denunciati e imputati per attentato alle istituzioni. Naturalmente a Grillo non auguro la stessa sorte, ma lo invito a condividere con noi non solo i vecchi slogan, ma anche i contenuti della nostra buona politica e del nostro programma». Quel primo aprile, La Russa era all’interno del Parlamento e ricorda che tra i giovani missini all’esterno c’erano Maurizio Gasparri, Teodoro Buontempo e Alessio Butti.
Dopo la manifestazione, il ministro dell’Interno Nicola Mancino intervenendo in aula aveva parlato di «atti squadristici» denunciando il fatto che sulle magliette dei giovani dimostranti c’era scritto “Arrendetevi”, Mancino aveva parlato (fra gli applausi dell’aula) di «inammissibile invito». Era il primo aprile di vent’anni fa quando Mancino parlava di «campagne destabilizzanti» sottolineando definendo le proteste della piazza «una campagna torbida di disinformazione e di diffamazione» cui bisogna reagire, così come a «questo clima di dissennato attacco alle radici stesse della democrazia». Stessi slogan vent’anni dopo. Grillo ha copiato il compito, ma stavolta non c’è nessuno che lo bacchetta. I grillini sono meno pericolosi dei ragazzi del Fronte della Gioventù o semplicemente più funzionali al sistema?