Berlusconi: «Entro maggio restituiremo i soldi dell’Imu. Pronta una lettera agli italiani»
«Intendiamo ridare entro il mese di maggio quanto le famiglie hanno versato allo Stato per l’Imu, perché la casa per noi è sacra, è il pilastro su cui la famiglia ha diritto di poggiare il proprio futuro». Silvio Berlusconi approfitta del tour in Veneto per rilanciare sui temi più sentiti nel Nord-Est. Se il Pdl tornerà al governo verrà trovato un accordo con Equitalia perché «non vi siano vessazioni sui contribuenti», annuncia il leader Pdl ribadendo l’intenzione di fare il ministro dell’Economia. Per Berlusconi serve «un accordo tra Equitalia, contribuenti, lavoratori autonomi e artigiani per il pagamento della sola imposta non pagata e la contestuale eliminazione dei costi di notifica, degli agi e delle sanzioni». Un percorso che dovrebbe, tra l’altro, andare incontro in particolare agli artigiani. In particolare, l’abolizione dell’Imu sarà «non solo sulla prima casa, ma anche sui fabbricati e costruzioni ad uso agricolo, ciò vale anche per la restituzione di quanto già versato». Poi, una precisazione sui condoni: «Non ho promesso il condono o il condono tombale – aggiunge l’ex premier – né tantomeno l’amnistia. Sono provvedimenti che manderemo avanti solo se avremo una nostra maggioranza. Premetto che sono favorevole ai condoni e all’amnistia, ma non sono nel programma siglato con gli altri partiti della coalizione».
Sul dopo voto, l’auspicio è quello di «una maggioranza non viziata da traditori». Per l’ex premier nella prossima legislatura servono «cambiamenti alla Costituzione», per far sì, ad esempio, «che i decreti legge non passino al vaglio del capo dello Stato» e per avere «l’elezione diretta del Presidente». Su questi punti «siamo assolutamente disponibili ad un accordo con la sinistra ove si trovasse una posizione comune sulle modifiche costituzionali, che considero essenziali per arrivare a un Paese davvero governabile», dicendosi però «intimamente» convinto che il centrodestra «vincerà sia alla Camera che al Senato».
Non mancano le repliche ad avversari italiani ed esteri. A Pierluigi Bersani che ha tuonato: «Smacchieremo il giaguaro», il Cavaliere ribatte: Lo avviso che sotto le macchie troverà un leone». E al giovane premier romeno Victor Ponta (40 anni, a guida di un esecutivo di sinistra) che lo ha paragonato al dittatore Ceausescu, Berlusconi replica sul filo dell’ironia: «Bene, almeno potrei avere i poteri che non ho mai avuto».
In serata arriva l’annuncio: «Questa notte non ho dormito perché ho scritto uno spot e una lettera per gli italiani. Nella lettera – ha spiegato il Cavaliere – ho cercato di inserire qualcosa che riguardasse il perché nel ’94 ci siamo decisi a scendere in campo». Berlusconi ha detto di aver cercato questa notte nel suo archivio i 10 punti scritti per la sua discesa in campo nel gennaio del ’94. «Questa notte – ha raccontato ancora – mi è venuta la voglia di approfondire i punti relativi alla sinistra».