“Canagliata, truffa, imbroglio”. Crisi di nervi della sinistra, la lettera sull’Imu ha colpito nel segno
“Un imbroglio”, “una canagliata”, “una truffa”, “una cosa da denuncia”, “voto di scambio”. A giudicare dalle reazioni dei competitors politici, da Bersani e Cesa, a Casini fino ad Ingroia – che ovviamente minaccia subito la sua arma preferita, una bella inchiesta – l’iniziativa della lettera spedita nelle case degli italiani per dettagliare l’eventuale modalità di restituzione dell’Imu, ha seminato davvero lo scompiglio nelle file avverse. La replica più moderata è quella del segretario del Pdl, Angelino Alfano, che si meraviglia di tanto clamore: «La campagna elettorale i candidati inviano lettere per spiegare gli impegni assunti. La paura e la fifa della sinistra per la nostra rimonta è una fifa blu. Poi ci sono gli eccessi giudiziari come quelli di Ingroia. Ma vi pare normale che un pm che entra in una competizione elettorale, per una lettera possa-parlare di reato? E’ dimostrativo di quanto sia grave la patologia giudiziaria nel nostro Paese. Noi la pensiamo in modo diverso». Anche Berlusconi è voluto tornare personalmente sulla questione: «Abbiamo mandato una lettera agli italiani in cui specifichiamo le modalità per avere indietro i soldi dell’Imu. I nostri avversari si sono scagliati contro di noi accusandoci di tutti e di più mentre c’è la certezza che entro maggio i cittadini possono avere indietro i soldi. L’importante – ha proseguito il Cavaliere a “Studio aperto” – è che i cittadini non diano il voto a quello o quell’altro e ci diano la maggioranza per fare le cose». Di sicuro, spiega Berlusconi, “ai cittadini indecisi che se si decidono a votare Bersani o Vendola non avranno la restituzione dell’Imu, continueranno a pagarla e si devono aspettare una patrimoniale sui risparmi, avranno un aumento dell’Iva e non avranno nessuna diminuzione di tasse sulla famiglia e le imprese”. Poi l’ex premier è tornato sulla questione del voto utile. «Monti ha ha già deciso, con la benedizione della Merkel, che collaborerà con il Pd, quindi un voto a lui è regalato alla sinistra. Ma c’è anche la probabilità che questo centro, in base agli ultimi sondaggi, non raggiunga il limite del 10 cento e quindi non entri alla Camera, in questo caso il voto sarebbe anche dannoso perché sottrarrebbe voti ai moderati e tutto a favore della sinistra».