Confronto in tv tra candidati: «Perché il dg della Rai fa il portavoce di Monti e Bersani?»
Silvio Berlusconi accetterebbe un duello tv solo ed esclusivamente con il leader della sinistra Pierluigi Bersani, perché «i confronti si fanno con i candidati che sono in lizza. Monti non è in lizza perché non ha alcuna possibilità di vincere queste elezioni». Il leader Pdl rimanda al mittente la richiesta del Professore di un duello tv a tre (Berlusconi, Bersani, Monti). Un’accelerazione, quella del leader di Scelta civica, probabilmente dettata dai sondaggi. Devono essere drammatici (sotto al dieci per cento Monti, Fini e Casini rimangono fuori dal Parlamento) per costringere il sobrio economista della Bocconi a insultare nuovamente Berlusconi, ribadendo l’accusa di «cialtronaggine».
A fare da megafono alle richieste di Monti e di Bersani (che chiede addirittura un confronto a sei) la Rai. «Al direttore generale di viale Mazzini, Luigi Gubitosi, che si fa portavoce di Monti proponendo formalmente, attraverso il dottor Vespa, un confronto televisivo a tre, e si fa anche portavoce, in seconda istanza, di Bersani per un confronto non più a tre ma a sei – replica in una nota il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti – rispondiamo: perché il dottor Gubitosi non prende in considerazione anche la proposta più volte avanzata invano dal Presidente Berlusconi per un confronto faccia a faccia tra i due esponenti delle uniche coalizioni che hanno la possibilità di vincere queste elezioni, come avviene nelle democrazie occidentali più avanzate? Il presidente Berlusconi ha già dimostrato, come nessuno in questa campagna, di voler affrontare qualunque trasmissione e qualunque avversario, anche il più ostico, sempre raggiungendo risultati record di ascolto. E allora perché il direttore Gubitosi, in periodo di strettissima par condicio, lascia cadere soltanto la nostra proposta? Siamo noi ora che chiediamo a Gubitosi una risposta perché non vogliamo più sottostare a questi giochetti a nascondino».